250.000 euro per i due progetti premiati dal Bando “Emblematici Provinciali 2016” di Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Novarese Onlus

250.000 euro per i due progetti premiati dal Bando “Emblematici Provinciali 2016” di Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Novarese Onlus
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NOVARA - Sono due i contributi che Fondazione Cariplo, con il supporto di Fondazione Comunità Novarese Onlus, ha deciso di destinare a Novara per il Bando Emblematici Provinciali 2016. Gli Emblematici Provinciali sono progetti in grado di produrre un impatto significativo sulla qualità della vita di una comunità e sulla promozione dello sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio di riferimento. Fondazione Cariplo, con il supporto di Fondazione Comunità Novarese Onlus ha selezionato i progetti attinenti agli indirizzi strategici delle aree filantropiche di Fondazione Cariplo: Arte e Cultura e Servizi alla Persona. Per il settore Arte e Cultura s’intende il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, comprendente beni mobili, beni immobili e pertinenze di particolare rilevanza nel territorio mentre per i Servizi alla persona s’intende la creazione, l’ampliamento e la ristrutturazione di spazi per esercitare attività socio/assistenziali, nuove iniziative per la cura e l’integrazione dei disabili e degli anziani con coinvolgimento del volontariato o del terzo settore, che possano diventare “buone prassi”. Nel Bando 2016 è stata istituita anche la Sezione Beni Comuni per quei progetti rivolti alla cura, rigenerazione, riuso e valorizzazione di beni comuni abbandonati o sottoutilizzati attraverso processi di collaborazione tra cittadini, organizzazioni private e istituzioni. Quei beni materiali (immobili di proprietà pubblica o privata non profit, scuole, biblioteche, piazze, parchi, giardini, ecc.) che, se curati o rigenerati nell’interesse collettivo e generale, migliorano la qualità della vita di tutti i membri di una comunità. Fondazione Cariplo, grazie alla segnalazione di Fondazione Comunità Novarese Onlus ha assegnato, per il 2016, due contributi ad altrettanti progetti.
«Quest’anno i contributi sono assegnati entrambi alla città di Novara – commenta il presidente Fondazione Comunità Novarese Onlus Cesare Ponti – e rispecchiano pienamente le intenzioni che Fondazione Cariplo esplicita nel bando e che, anche noi, come Fondazione Comunitaria perseguiamo. Entrambi i progetti sono finalizzati a migliorare la qualità di vita della comunità: il primo nella direzione di collocare, ancora di più, la Biblioteca Civica “Negroni” al centro della vita culturale cittadina, riproponendola al pubblico come realtà vivace e al passo con i tempi, capace di dialogare con analoghe istituzioni entro e fuori la regione mentre il secondo con la volontà di creare uno spazio di attività e di relazione in un quartiere che, troppo spesso ancora oggi, è afflitto da problemi di carattere sociale». 
Il Comune di Novara si è visto assegnare il contributo per il progetto “Palazzo Negroni. Restauro e recupero conservativo della facciata in un progetto di innovazione di servizi per la biblioteca Civica di Novara”. Il recupero della facciata di Palazzo Negroni, oltre che necessario nell’ambito delle politiche di riqualificazione di un edificio di riconosciuto valore storico e architettonico, è coerente con la politica di promozione di un servizio strategico per la vita culturale della città, quello offerto dalla “Biblioteca Civica Carlo Negroni”, custode del patrimonio librario cittadino di 330.000 volumi (di cui 120 incunaboli e più di 2.000 edizioni del '500), a cui vanno aggiunti oltre 3.500 periodici e circa 32.000 fra dischi, nastri e audio cassette. Già da tempo, di fianco all’attività ordinaria, la Biblioteca si è mossa per mantenere un dialogo propositivo con la comunità (ampliamento dell'orario, progetti didattici e culturali, convenzioni con altri enti per la promozione della lettura, presentazioni di libri, gruppi di lettura, mostre). I due obiettivi che questo progetto si propone sono: far fronte alla condizione di degrado in cui si trova la facciata del palazzo che ospita la Biblioteca; dotare il servizio di nuovi strumenti di lavoro (come il servizio prestito a domicilio, attraverso il sistema RFID - Radio-Frequency IDentification, e la conseguente rifunzionalizzazione degli spazi interni, con moltiplicazione delle postazioni di prestito) che consentano di rimanere al passo con i tempi. L'importo stanziato è di 125.000 euro. 
 «La facciata della biblioteca “Negroni” – commenta il sindaco di Novara Alessandro Canelli - è stata lasciata da tanti, troppi anni in uno stato di sostanziale abbandono e fatiscenza. Numerosi cittadini, che hanno a cuore il patrimonio architettonico della nostra città, chiedevano un intervento: oggi, grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese Onlus e al contributo di Fondazione Cariplo su un progetto che abbiamo voluto immediatamente presentare nell’autunno dello scorso anno, finalmente quest’opera di restauro conservativo si potrà fare. La nostra città necessita di numerosi altri interventi di riqualificazione e di valorizzazione dei nostri edifici pubblici: una strada per poterlo fare è certamente quella della collaborazione con Fondazioni ed Enti terzi per il recupero dei finanziamenti necessari. Questo è un esempio di quanto stiamo cercare di fare. Un ringraziamento particolare da parte nostra va al presidente di Fcn Cesare Ponti e al segretario generale Gianluca Vacchini per il lavoro che svolgono quotidianamente con grande passione a favore del territorio novarese».
125.000 euro andranno anche alla Parrocchia San Francesco per il progetto "Ricre@zione", il cui obiettivo primario è “Ri-Creare” uno spazio per “Ri-Creare” relazioni significative, occasioni di formazione e ambiti di intervento socio educativo. Il contesto è quello del quartiere Rizzottaglia, da tempo afflitto da diversi problemi di carattere sociale. Una mini comunità ripiegata sul privato e improntata sulla solitudine in cui l’unico “ambiente” vissuto con intensità è quello dei gruppi di Whatsapp o di Facebook. Date le premesse, il progetto intende perseguire due obiettivi: migliorare la coesione sociale attraverso l'implementazione della rete tra famiglie; favorire un uso consapevole dei social network, non contrapponendo rete virtuale e reale ma promuovendo, anche mediante questi ultimi, la solidarietà tra famiglie attraverso incontri strutturati, gruppi di auto mutuo aiuto e corsi di formazione per insegnanti e genitori al fine di “ridurre le distanze”. 
«Fin dal suo nascere - commenta don Marco Rondonotti – e per tutti questi quarant’anni, la Parrocchia di San Francesco alla Rizzottaglia ha desiderato e saputo essere fortemente al servizio del territorio in cui è inserita. Negli anni Sessanta, mentre il quartiere andava definendosi, prima ancora che nascesse la Parrocchia è sorto l’asilo, struttura e servizio preziosissimi per tessere un tessuto sociale positivo tra i nuovi arrivati. Grazie agli Emblematici Provinciali, oggi la Parrocchia si pone come ente capofila di una rete animata dal desiderio di rileggere la struttura del Centro parrocchiale come occasione di formazione e intervento socio educativo teso a coinvolgere tutto il quartiere. Il desiderio è quello di ripartire dagli inizi con un nuovo slancio e “Ri-Creare” gli spazi del Centro pastorale per “Ri-Creare” relazioni significative, raggiungendo l’obiettivo grazie alle nuove tecnologie e agli ambienti digitali. Ciò passa, necessariamente, da atti concreti il primo dei quali sarà la riqualificazione della struttura dell’oratorio (abbattimento delle barriere architettoniche presenti anche nei servizi e riadattamento degli spazi); primo passo di un percorso intenso e coinvolgente». 

v.s.

NOVARA - Sono due i contributi che Fondazione Cariplo, con il supporto di Fondazione Comunità Novarese Onlus, ha deciso di destinare a Novara per il Bando Emblematici Provinciali 2016. Gli Emblematici Provinciali sono progetti in grado di produrre un impatto significativo sulla qualità della vita di una comunità e sulla promozione dello sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio di riferimento. Fondazione Cariplo, con il supporto di Fondazione Comunità Novarese Onlus ha selezionato i progetti attinenti agli indirizzi strategici delle aree filantropiche di Fondazione Cariplo: Arte e Cultura e Servizi alla Persona. Per il settore Arte e Cultura s’intende il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, comprendente beni mobili, beni immobili e pertinenze di particolare rilevanza nel territorio mentre per i Servizi alla persona s’intende la creazione, l’ampliamento e la ristrutturazione di spazi per esercitare attività socio/assistenziali, nuove iniziative per la cura e l’integrazione dei disabili e degli anziani con coinvolgimento del volontariato o del terzo settore, che possano diventare “buone prassi”. Nel Bando 2016 è stata istituita anche la Sezione Beni Comuni per quei progetti rivolti alla cura, rigenerazione, riuso e valorizzazione di beni comuni abbandonati o sottoutilizzati attraverso processi di collaborazione tra cittadini, organizzazioni private e istituzioni. Quei beni materiali (immobili di proprietà pubblica o privata non profit, scuole, biblioteche, piazze, parchi, giardini, ecc.) che, se curati o rigenerati nell’interesse collettivo e generale, migliorano la qualità della vita di tutti i membri di una comunità. Fondazione Cariplo, grazie alla segnalazione di Fondazione Comunità Novarese Onlus ha assegnato, per il 2016, due contributi ad altrettanti progetti.
«Quest’anno i contributi sono assegnati entrambi alla città di Novara – commenta il presidente Fondazione Comunità Novarese Onlus Cesare Ponti – e rispecchiano pienamente le intenzioni che Fondazione Cariplo esplicita nel bando e che, anche noi, come Fondazione Comunitaria perseguiamo. Entrambi i progetti sono finalizzati a migliorare la qualità di vita della comunità: il primo nella direzione di collocare, ancora di più, la Biblioteca Civica “Negroni” al centro della vita culturale cittadina, riproponendola al pubblico come realtà vivace e al passo con i tempi, capace di dialogare con analoghe istituzioni entro e fuori la regione mentre il secondo con la volontà di creare uno spazio di attività e di relazione in un quartiere che, troppo spesso ancora oggi, è afflitto da problemi di carattere sociale». 
Il Comune di Novara si è visto assegnare il contributo per il progetto “Palazzo Negroni. Restauro e recupero conservativo della facciata in un progetto di innovazione di servizi per la biblioteca Civica di Novara”. Il recupero della facciata di Palazzo Negroni, oltre che necessario nell’ambito delle politiche di riqualificazione di un edificio di riconosciuto valore storico e architettonico, è coerente con la politica di promozione di un servizio strategico per la vita culturale della città, quello offerto dalla “Biblioteca Civica Carlo Negroni”, custode del patrimonio librario cittadino di 330.000 volumi (di cui 120 incunaboli e più di 2.000 edizioni del '500), a cui vanno aggiunti oltre 3.500 periodici e circa 32.000 fra dischi, nastri e audio cassette. Già da tempo, di fianco all’attività ordinaria, la Biblioteca si è mossa per mantenere un dialogo propositivo con la comunità (ampliamento dell'orario, progetti didattici e culturali, convenzioni con altri enti per la promozione della lettura, presentazioni di libri, gruppi di lettura, mostre). I due obiettivi che questo progetto si propone sono: far fronte alla condizione di degrado in cui si trova la facciata del palazzo che ospita la Biblioteca; dotare il servizio di nuovi strumenti di lavoro (come il servizio prestito a domicilio, attraverso il sistema RFID - Radio-Frequency IDentification, e la conseguente rifunzionalizzazione degli spazi interni, con moltiplicazione delle postazioni di prestito) che consentano di rimanere al passo con i tempi. L'importo stanziato è di 125.000 euro. 
 «La facciata della biblioteca “Negroni” – commenta il sindaco di Novara Alessandro Canelli - è stata lasciata da tanti, troppi anni in uno stato di sostanziale abbandono e fatiscenza. Numerosi cittadini, che hanno a cuore il patrimonio architettonico della nostra città, chiedevano un intervento: oggi, grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese Onlus e al contributo di Fondazione Cariplo su un progetto che abbiamo voluto immediatamente presentare nell’autunno dello scorso anno, finalmente quest’opera di restauro conservativo si potrà fare. La nostra città necessita di numerosi altri interventi di riqualificazione e di valorizzazione dei nostri edifici pubblici: una strada per poterlo fare è certamente quella della collaborazione con Fondazioni ed Enti terzi per il recupero dei finanziamenti necessari. Questo è un esempio di quanto stiamo cercare di fare. Un ringraziamento particolare da parte nostra va al presidente di Fcn Cesare Ponti e al segretario generale Gianluca Vacchini per il lavoro che svolgono quotidianamente con grande passione a favore del territorio novarese».
125.000 euro andranno anche alla Parrocchia San Francesco per il progetto "Ricre@zione", il cui obiettivo primario è “Ri-Creare” uno spazio per “Ri-Creare” relazioni significative, occasioni di formazione e ambiti di intervento socio educativo. Il contesto è quello del quartiere Rizzottaglia, da tempo afflitto da diversi problemi di carattere sociale. Una mini comunità ripiegata sul privato e improntata sulla solitudine in cui l’unico “ambiente” vissuto con intensità è quello dei gruppi di Whatsapp o di Facebook. Date le premesse, il progetto intende perseguire due obiettivi: migliorare la coesione sociale attraverso l'implementazione della rete tra famiglie; favorire un uso consapevole dei social network, non contrapponendo rete virtuale e reale ma promuovendo, anche mediante questi ultimi, la solidarietà tra famiglie attraverso incontri strutturati, gruppi di auto mutuo aiuto e corsi di formazione per insegnanti e genitori al fine di “ridurre le distanze”. 
«Fin dal suo nascere - commenta don Marco Rondonotti – e per tutti questi quarant’anni, la Parrocchia di San Francesco alla Rizzottaglia ha desiderato e saputo essere fortemente al servizio del territorio in cui è inserita. Negli anni Sessanta, mentre il quartiere andava definendosi, prima ancora che nascesse la Parrocchia è sorto l’asilo, struttura e servizio preziosissimi per tessere un tessuto sociale positivo tra i nuovi arrivati. Grazie agli Emblematici Provinciali, oggi la Parrocchia si pone come ente capofila di una rete animata dal desiderio di rileggere la struttura del Centro parrocchiale come occasione di formazione e intervento socio educativo teso a coinvolgere tutto il quartiere. Il desiderio è quello di ripartire dagli inizi con un nuovo slancio e “Ri-Creare” gli spazi del Centro pastorale per “Ri-Creare” relazioni significative, raggiungendo l’obiettivo grazie alle nuove tecnologie e agli ambienti digitali. Ciò passa, necessariamente, da atti concreti il primo dei quali sarà la riqualificazione della struttura dell’oratorio (abbattimento delle barriere architettoniche presenti anche nei servizi e riadattamento degli spazi); primo passo di un percorso intenso e coinvolgente». 

v.s.

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