27enne senegalese cresciuto a Novara fermato per uno stupro a Rimini

27enne senegalese cresciuto a Novara fermato per uno stupro a Rimini
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NOVARA – E’ cresciuto a Novara, dove risulterebbe anche residente, il 27enne senegalese fermato dalla Polizia di Rimini (in particolare dalla locale Squadra Mobile) nella serata di ieri, mercoledì 19 agosto, perché reputato il presunto autore della violenza sessuale di una turista avvenuta nella notte di Ferragosto sul lungomare della località turistica romagnola.

Il giovane, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, è stato associato al carcere dei "Casetti" di Rimini.

L’uomo, stando alle agenzie di stampa, era in riviera da qualche giorno ed è in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi famigliari. A dare notizia del fermo è stata la stessa Polizia di Stato con un tweet sul social network Twitter. Importanti sono stati i dettagli forniti dalla ragazza rimasta vittima della violenza, che ha dato indicazioni su abbigliamento, braccialetti e anelli indossati, oltre alla capigliatura del giovane, “con le treccine”. Ha anche riferito di un accento tipicamente piemontese. I fatti risalgono all’alba del 16 agosto, quando la vittima, una giovane monzese, dopo una breve passeggiata in spiaggia, aveva perso di vista il gruppo di amici con cui stava passando le vacanze. Mentre tentava di rintracciarli, la donna si è imbattuta nel 27enne che l'ha aggredita. Subito dopo la ragazza aveva presentato denuncia alla Polizia di Stato.

mo.c.


NOVARA – E’ cresciuto a Novara, dove risulterebbe anche residente, il 27enne senegalese fermato dalla Polizia di Rimini (in particolare dalla locale Squadra Mobile) nella serata di ieri, mercoledì 19 agosto, perché reputato il presunto autore della violenza sessuale di una turista avvenuta nella notte di Ferragosto sul lungomare della località turistica romagnola.

Il giovane, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, è stato associato al carcere dei "Casetti" di Rimini.

L’uomo, stando alle agenzie di stampa, era in riviera da qualche giorno ed è in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi famigliari. A dare notizia del fermo è stata la stessa Polizia di Stato con un tweet sul social network Twitter. Importanti sono stati i dettagli forniti dalla ragazza rimasta vittima della violenza, che ha dato indicazioni su abbigliamento, braccialetti e anelli indossati, oltre alla capigliatura del giovane, “con le treccine”. Ha anche riferito di un accento tipicamente piemontese. I fatti risalgono all’alba del 16 agosto, quando la vittima, una giovane monzese, dopo una breve passeggiata in spiaggia, aveva perso di vista il gruppo di amici con cui stava passando le vacanze. Mentre tentava di rintracciarli, la donna si è imbattuta nel 27enne che l'ha aggredita. Subito dopo la ragazza aveva presentato denuncia alla Polizia di Stato.

mo.c.

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