35enne condannato a 7 anni per violenza sessuale di gruppo

35enne condannato a 7 anni per violenza sessuale di gruppo
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NOVARA – Condanna a 7 anni di reclusione questa mattina, martedì 10 marzo, in Tribunale a Novara, per Mihai Buciuta, romeno di 35 anni residente nel Novarese, in un processo per violenza sessuale di gruppo. Il pm Olimpia Bossi (oggi in aula il pm Silvia Baglivo), alla scorsa udienza, aveva chiesto 8 anni.

NOVARA – Condanna a 7 anni di reclusione questa mattina, martedì 10 marzo, in Tribunale a Novara, per Mihai Buciuta, romeno di 35 anni residente nel Novarese, in un processo per violenza sessuale di gruppo. Il pm Olimpia Bossi (oggi in aula il pm Silvia Baglivo), alla scorsa udienza, aveva chiesto 8 anni.
Sul banco degli imputati, inizialmente, Buciuta e Arjan Karaj, 30 anni, albanese al momento irreperibile. Con un terzo soggetto, un amico sinora mai identificato (la vittima aveva riferito in maniera generica di un calabrese), erano stati denunciati da una giovane che nel gennaio 2010 era entrata nella loro casa di Oleggio. Karaj ha fruito della legge sugli irreperibili che non sono a conoscenza del processo. Verranno effettuate nuove ricerche e la sua posizione è stata, pertanto, stralciata.
Stando all’accusa, Buciuta e la giovane avevano bevuto qualcosa al bar, quindi la ragazza si era recata a casa del conoscente per vendere degli anelli. Nell’abitazione, però, a quanto risulta, l’agguato. Dal nulla erano apparsi due uomini, che, alternandosi e armati di machete, sempre stando all’accusa e alla denuncia della donna, l’avrebbero picchiata, minacciata e violentata. A vederla sanguinante dalla bocca e sconvolta era stato il marito, al rientro a casa. Il pm aveva detto: «la giovane va a casa di Buciuta per vendergli un anello, ma qui si trova a che fare con altre persone. Buciuta la colpisce e le fa picchiare la testa contro il muro». Il difensore dell’uomo, l’avvocato Davide Vitali, aveva chiesto l’assoluzione: «c’è incertezza assoluta di almeno due su tre degli autori di questo episodio. I referti parlano di un codice verde per la donna. Mi chiedo poi come possa accettare un passaggio in auto da parte di quello che sarebbe stato l’aggressore per tornare a casa».
Stabilito un risarcimento danni a favore della parte civile, da liquidare in 30mila euro. Le motivazioni saranno depositate a 90 giorni.

mo.c.

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