42enne fermato per rapina, lesioni e detenzione di droga

42enne fermato per rapina, lesioni e detenzione di droga
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SOZZAGO - Tempo fa, a Milano, si era recato a casa di un suo connazionale, che aveva con lui un debito di droga e, per riavere quei soldi, stando alle accuse, l’avrebbe picchiato. Non solo, gli avrebbe anche esploso contro dei colpi d’arma da fuoco, provocandogli alcune lesioni. In questo vero e proprio raid, c’era anche un complice, sempre della stessa nazionalità.

Adesso l’autore di quell’aggressione è stato individuato dai Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Novara, che lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di reato, raggiungendolo a Sozzago, dove aveva preso dimora, cambiando anche nome, dopo i fatti avvenuti a Milano. Nei guai è finito un 42enne marocchino, fermato con le accuse di lesioni personali aggravate, rapina e detenzione di sostanze stupefacenti. I fatti erano avvenuti il 10 giugno. Il complice era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto già nelle ore successive ai fatti. Il 42enne era riuscito, invece, a fuggire, riparandosi nel Novarese con tanto di documenti falsi.

mo.c.

 

Per saperne di più leggi l’articolo sul Corriere di Novara in edicola lunedì 27 luglio


SOZZAGO - Tempo fa, a Milano, si era recato a casa di un suo connazionale, che aveva con lui un debito di droga e, per riavere quei soldi, stando alle accuse, l’avrebbe picchiato. Non solo, gli avrebbe anche esploso contro dei colpi d’arma da fuoco, provocandogli alcune lesioni. In questo vero e proprio raid, c’era anche un complice, sempre della stessa nazionalità.

Adesso l’autore di quell’aggressione è stato individuato dai Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Novara, che lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di reato, raggiungendolo a Sozzago, dove aveva preso dimora, cambiando anche nome, dopo i fatti avvenuti a Milano. Nei guai è finito un 42enne marocchino, fermato con le accuse di lesioni personali aggravate, rapina e detenzione di sostanze stupefacenti. I fatti erano avvenuti il 10 giugno. Il complice era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto già nelle ore successive ai fatti. Il 42enne era riuscito, invece, a fuggire, riparandosi nel Novarese con tanto di documenti falsi.

mo.c.

 

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