47enne a processo per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia
NOVARA – E’ stato aggiornato al 13 febbraio, in Tribunale a Novara, un processo per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia a carico di un 47enne pakistano, residente in città.
Stando alle accuse, l’uomo avrebbe malmenato e minacciato per mesi la moglie e le figlie minorenni. Le ragazze erano ‘colpevoli’ di vestire troppo all’occidentale. Avrebbe vietato loro di andare a scuola, perché non dovevano essere influenzate e contaminate da altre culture. La moglie, invece, a quanto risulterebbe, pare fosse costretta a subire rapporti sessuali.
NOVARA – E’ stato aggiornato al 13 febbraio, in Tribunale a Novara, un processo per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia a carico di un 47enne pakistano, residente in città.
Stando alle accuse, l’uomo avrebbe malmenato e minacciato per mesi la moglie e le figlie minorenni. Le ragazze erano ‘colpevoli’ di vestire troppo all’occidentale. Avrebbe vietato loro di andare a scuola, perché non dovevano essere influenzate e contaminate da altre culture. La moglie, invece, a quanto risulterebbe, pare fosse costretta a subire rapporti sessuali.
Venerdì mattina 30 gennaio, nell’ultima udienza, in aula, sono state ascoltate, tra gli altri testi, le figlie, che hanno raccontato quanto vissuto in casa, confermando le accuse con cui l’uomo è finito alla sbarra. C’è stato poi l’esame dell’imputato, che ha rigettato ogni accusa. “Ho lavorato un po’ all’Esselunga, poi sono stato licenziato, ma ho comunque sempre lavorato – ha detto – e ci tenevo e tengo alle mie figlie. La bimba piccola stava male e io la portavo all’ospedale. Sono iscritto all’albo dei giornalisti e mai ho usato violenza sessuale a mia moglie. Non ho mai avuto una denuncia contro”. Alla domande di pm, difensore e avvocato di parte civile, l’uomo ha negato di prendersela con le figlie per il modo di vestirsi e di aver abusato della moglie. Il giudice gli ha, comunque, ricordato come denunce a suo carico, in realtà, ne esistano, quella che, ad esempio, l’ha portato a processo. La segnalazione di moglie e figlie ai servizi sociali, infatti, ha dato il via al procedimento nei suoi confronti.
mo.c.