63enne a processo per alcune uscite dalla sede di lavoro non consentite

63enne a processo per alcune uscite dalla sede di lavoro non consentite
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NOVARA, E’ finita sul banco degli imputati con l’accusa di truffa ai danni dello Stato. Alla sbarra in Tribunale a Novara si trova una donna di 63 anni, impiegata amministrativa, difesa dall’avvocato Roberto Rognoni. A portare la donna a processo, un esposto di alcuni dipendenti ed ex dipendenti dell’Uepe, l’Ufficio esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia, dove ci si occupa dei detenuti ammessi al lavoro all’esterno del carcere.

Stando all’accusa, la donna sarebbe uscita dal lavoro in più occasioni in modo non consentito. La donna, ascoltata proprio mercoledì all’ultima udienza, rigetta ogni contestazione. Il pm ha chiesto 5 mesi e 200 euro di multa, il difensore, che sostiene come ci fosse un’autorizzazione e come queste uscite si registrassero comunque durante la pausa caffè, l’assoluzione. Sentenza a maggio.

mo.c.

Per saperne di più leggi sul Corriere di Novara in edicola

NOVARA, E’ finita sul banco degli imputati con l’accusa di truffa ai danni dello Stato. Alla sbarra in Tribunale a Novara si trova una donna di 63 anni, impiegata amministrativa, difesa dall’avvocato Roberto Rognoni. A portare la donna a processo, un esposto di alcuni dipendenti ed ex dipendenti dell’Uepe, l’Ufficio esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia, dove ci si occupa dei detenuti ammessi al lavoro all’esterno del carcere.

Stando all’accusa, la donna sarebbe uscita dal lavoro in più occasioni in modo non consentito. La donna, ascoltata proprio mercoledì all’ultima udienza, rigetta ogni contestazione. Il pm ha chiesto 5 mesi e 200 euro di multa, il difensore, che sostiene come ci fosse un’autorizzazione e come queste uscite si registrassero comunque durante la pausa caffè, l’assoluzione. Sentenza a maggio.

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