66enne ludopatico vittima di usura: chieste due condanne

66enne ludopatico vittima di usura: chieste due condanne
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NOVARA, Dipendente totalmente da sale giochi e videopoker, un pensionato novarese di 66 anni aveva chiesto un prestito a un conoscente, che, però, poi, stando al suo racconto, avrebbe voluto indietro il doppio. Così, nel 2015, l’uomo, non riuscendo più ad andare avanti e sentendosi, a suo dire, minacciato, si era rivolto alla Polizia, denunciando due novaresi che reputava i suoi aguzzini. In due sono così finiti a processo per usura. Si tratta di N.P di 56 anni e di M.D. di 51, entrambi di Novara.Il pm Mario Andrigo, martedì in Tribunale a Novara, ha chiesto una condanna a 4 anni per il primo e a 3 anni e mezzo per il secondo, sostenendo come quanto riferito dalla vittima sia credibile. A N.P. si contesta anche un episodio di estorsione. «Spendevo quasi tutta la pensione, tolto l’affitto – aveva raccontato la vittima – in sala giochi. Qui ho conosciuto entrambi. In un’occasione ho chiesto un prestito a uno di loro, circa 50 euro. Dopo ne rivoleva il doppio. Sono giunto sino al punto di consegnargli la mia carta bancoposta, così andava lui, ogni mese, a prelevare. Sempre 600 euro. Una situazione che mi ha messo in ginocchio. Mi sono rivolto anche alla Caritas. Non ho parlato prima perché mi era utile così, mi prestavano soldi, poi però sono stato minacciato».I due hanno rigettato gli addebiti sin dall’inizio della vicenda, sostenendo invece – con i rispettivi avvocati – come loro abbiano aiutato il 66enne e quanto da lui riferito «non sia vero». I difensori, avvocati Pierantonio Galimberti per M.D. e Andrea La Francesca per N.P., sostengono come la vittima non sia credibile.L’udienza è stata aggiornata al 20 giugno alle 9,30 per la sentenza.mo.c.

NOVARA, Dipendente totalmente da sale giochi e videopoker, un pensionato novarese di 66 anni aveva chiesto un prestito a un conoscente, che, però, poi, stando al suo racconto, avrebbe voluto indietro il doppio. Così, nel 2015, l’uomo, non riuscendo più ad andare avanti e sentendosi, a suo dire, minacciato, si era rivolto alla Polizia, denunciando due novaresi che reputava i suoi aguzzini. In due sono così finiti a processo per usura. Si tratta di N.P di 56 anni e di M.D. di 51, entrambi di Novara.Il pm Mario Andrigo, martedì in Tribunale a Novara, ha chiesto una condanna a 4 anni per il primo e a 3 anni e mezzo per il secondo, sostenendo come quanto riferito dalla vittima sia credibile. A N.P. si contesta anche un episodio di estorsione. «Spendevo quasi tutta la pensione, tolto l’affitto – aveva raccontato la vittima – in sala giochi. Qui ho conosciuto entrambi. In un’occasione ho chiesto un prestito a uno di loro, circa 50 euro. Dopo ne rivoleva il doppio. Sono giunto sino al punto di consegnargli la mia carta bancoposta, così andava lui, ogni mese, a prelevare. Sempre 600 euro. Una situazione che mi ha messo in ginocchio. Mi sono rivolto anche alla Caritas. Non ho parlato prima perché mi era utile così, mi prestavano soldi, poi però sono stato minacciato».I due hanno rigettato gli addebiti sin dall’inizio della vicenda, sostenendo invece – con i rispettivi avvocati – come loro abbiano aiutato il 66enne e quanto da lui riferito «non sia vero». I difensori, avvocati Pierantonio Galimberti per M.D. e Andrea La Francesca per N.P., sostengono come la vittima non sia credibile.L’udienza è stata aggiornata al 20 giugno alle 9,30 per la sentenza.mo.c.

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