8 arresti e 123 denunce per l’“Operazione Falsino”

8 arresti e 123 denunce per l’“Operazione Falsino”
Pubblicato:

ARONA – 131 decreti di perquisizione nelle province di Novara, Verbania, Aosta e Varese; 8 arresti e 123 denunce a piede libero. Sono i numeri dell’“Operazione Falsino”, che, venerdì scorso, è stata conclusa dai Carabinieri della Compagnia di Arona dopo un’intensa attività d’indagine coordinata dalla Procura di Verbania.

Il reato contestato a tutti gli indagati è quello di possesso di documenti falsi. Nel dettaglio i militari hanno accertato come molti minorenni, per accedere in alcuni locali pubblici serali e notturni, collocati nell’Aronese, e per poter quindi consumare bevande alcoliche (vietate ai minori), si erano procurati in maniera illecita una serie di carte d’identità false (cosiddetti ‘falsini’), documenti che attestavano una maggiore età, in realtà non esistente.

La centrale dove venivano prodotti i ‘falsini’ è stata individuata ad Arona, dove due giovani, attraverso l’uso di un pc e di un tipo di carta dalla fattura simile a quella utilizzata dal Poligrafico dello Stato per stampare le carte di identità originale, al costo di 15 euro, realizzavano a richiesta il documento falso. A scoprire questa attività illecita, come spiegano in una nota stampa i militari di Arona, si è quasi giunti per caso, quando nell’agosto scorso era stato trovato nel comune aronese e consegnato ai Carabinieri un portafogli smarrito.

Grande era stato lo stupore dei militari quando nell’inventariare il contenuto del portafogli, hanno notato due carte d’identità, simili tra loro, intestate alla stessa persona, con la differenza che un documento indicava come il titolare avesse diciassette anni, mentre l’altro riportava come ne avesse, invece, 18. I Carabinieri precisano come “la legge 17/04/2015 n. 43 ha modificato l’articolo 497 bis del Codice penale, inasprendo le pene per i possessori di documenti falsi validi per l’espatrio e prevedendo l’arresto obbligatorio per chiunque venga trovato in possesso di questi documenti”.

Monica Curino


ARONA – 131 decreti di perquisizione nelle province di Novara, Verbania, Aosta e Varese; 8 arresti e 123 denunce a piede libero. Sono i numeri dell’“Operazione Falsino”, che, venerdì scorso, è stata conclusa dai Carabinieri della Compagnia di Arona dopo un’intensa attività d’indagine coordinata dalla Procura di Verbania.

Il reato contestato a tutti gli indagati è quello di possesso di documenti falsi. Nel dettaglio i militari hanno accertato come molti minorenni, per accedere in alcuni locali pubblici serali e notturni, collocati nell’Aronese, e per poter quindi consumare bevande alcoliche (vietate ai minori), si erano procurati in maniera illecita una serie di carte d’identità false (cosiddetti ‘falsini’), documenti che attestavano una maggiore età, in realtà non esistente.

La centrale dove venivano prodotti i ‘falsini’ è stata individuata ad Arona, dove due giovani, attraverso l’uso di un pc e di un tipo di carta dalla fattura simile a quella utilizzata dal Poligrafico dello Stato per stampare le carte di identità originale, al costo di 15 euro, realizzavano a richiesta il documento falso. A scoprire questa attività illecita, come spiegano in una nota stampa i militari di Arona, si è quasi giunti per caso, quando nell’agosto scorso era stato trovato nel comune aronese e consegnato ai Carabinieri un portafogli smarrito.

Grande era stato lo stupore dei militari quando nell’inventariare il contenuto del portafogli, hanno notato due carte d’identità, simili tra loro, intestate alla stessa persona, con la differenza che un documento indicava come il titolare avesse diciassette anni, mentre l’altro riportava come ne avesse, invece, 18. I Carabinieri precisano come “la legge 17/04/2015 n. 43 ha modificato l’articolo 497 bis del Codice penale, inasprendo le pene per i possessori di documenti falsi validi per l’espatrio e prevedendo l’arresto obbligatorio per chiunque venga trovato in possesso di questi documenti”.

Monica Curino


Seguici sui nostri canali