Cronaca

A Borgomanero è vietata la somministrazione di cibo ai piccioni in città

L'ordinanza del sindaco di Borgomanero per l'igiene cittadina.

A Borgomanero è vietata la somministrazione di cibo ai piccioni in città
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A Borgomanero è con un'ordinanza del sindaco Sergio Bossi che si è promulgato il divieto di dare cibo ai selvatici, in particolar modo ai piccioni.

Niente cibo ai piccioni in città, l'ordinanza del sindaco di Borgomanero

E' con un'ordinanza - già emessa nel 2017 e ripresa in queste settimane - che l'amministrazione agognina ha vietato la somministrazione di cibo ai volatili selvatici che vivono in città. Nello specifico il provvedimento è volto alla limitazione della presenza dei piccioni in città, come precisa il documento pubblicato in albo pretorio:

la presenza di piccioni e di altri volatili allo stato libero nel territorio cittadino - spiega nelle sue premesse l'ordinanza - costituisce rischio di natura igienico sanitario per il possibile pericolo di trasmissione di malattie infettive e parassitarie all’uomo e agli animali domestici: che le deiezioni dei piccioni e di altri volatili, le loro carcasse, insudiciando i balconi e marciapiedi, oltre ad essere un potenziale rischio sanitario, recano pregiudizio e degrado dei monumenti, degli edifici pubblici e privati e di tutto l’ambiente urbano,  con conseguenti costi gravosi per le operazioni di pulizia, manutenzione, restauro degli stabili e/o monumenti; che l’abitudine di distribuire cibo ai piccioni e ad altri volatili aumenta, di fatto, in modo innaturale, la loro capacità di riproduzione, contribuendo così ad aggravare un fenomeno che può arrecare seri danni alla  collettività e favorisce il proliferare di topi e roditori in maniera esponenziale; che all’interno dell'area cittadina, in particolare nelle vicinanze dei parchi pubblici è stata rilevata una notevole presenza di ratti e topi che si approvvigionano di cibo e trovano un ambiente privo di molti dei loro predatori naturali.

Per eliminare la situazione di degrado in città quindi il dispositivo ordina:

Divieto a chiunque di somministrare cibo ai volatili in particolare alla specie dei piccioni, colombi, tortore, agli uccelli acquatici quali anatre, cigni, gabbiani, e ai  roditori presenti allo stato libero su tutto il territorio comunale, salva autorizzazione ai fini sanitari e scientifici, con espresso divieto di gettare sul suolo pubblico  granaglie, pane, scarti e avanzi alimentari.

L'ordinanza si rivolge poi ai proprietari degli edifici nel contesto urbano che siano interessati dal fenomeno della nidificazione o lo stazionamento dei piccioni, chiedendo loro di:

 impedire la sosta abituale o permanente, applicando laddove necessario, dissuasori non cruenti sui punti di posa; a provvedere al risanamento ed alla  pulitura periodica dei locali o degli anfratti nei quali i piccioni abbiano nidificato e depositato guano; a provvedere mediante apposizione e/o schermatura di griglie o  reti a maglia fine alla chiusura di tutte le aperture e degli accessi attraverso i quali i piccioni possono trovare riparo o luogo per la nidificazione.

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