A Borgomanero il flash mob dei ristoratori VIDEO
L'iniziativa dei commercianti di Borgomanero.
Anche i ristoratori di Borgomanero hanno aderito al flash mob promosso dalla Fipe-Confcommercio per farsi vedere dalla politica.
I ristoratori di Borgomanero partecipano al flash mob riaprendo accendendo le luci
E' stato un gesto altamente simbolico quello che è stato compiuto dai ristoratori del centro di Borgomanero nella serata di ieri, martedì 28 aprile. Ristoranti, locali e bar alle 21 in punto hanno alzato le saracinesche delle loro attività accendendo le luci "per farsi vedere da una Politica lenta e cieca verso i bisogni del settore". L'iniziativa è partita dalla Fipe-Confcommercio, che così l'ha spiegata nell'appello alla partecipazione diramato nella giornata di ieri, martedì 28:
La Fipe-Confcommercio sostiene l'iniziativa di flashmob che questa sera alle ore 21, partendo da Piazza San Marco, dalle Alpi alla Sicilia in tante le città d’Italia, vedrà alcuni ristoranti Italiani in rappresentanza di tutti i Bar, Pasticcerie, Caffè, Trattorie, Osterie e Ristoranti d’Italia, accendere le luci dei loro locali per farsi vedere da una Politica lenta e cieca verso i bisogni del settore.
“Questa – sottolinea il presidente di Fipe, Lino Enrico Stoppani - è una iniziativa che accompagna l'attività istituzionale della Federazione nel rappresentare i danni, i bisogni, le aspettative e le drammatiche prospettive di un settore tra i più danneggiati, visto che è stato il primo costretto a chiudere e sarà l'ultimo (purtroppo) a riaprire. Si tratta di un segno inequivocabile della disperazione che interessa gli imprenditori, che vedono messo a rischio il progetto della loro vita lavorativa, senza che le politiche economiche, lente, dilatorie e poco incisive, riescano metterli in sicurezza”.
“La Ristorazione italiana – prosegue Stoppani - rischia altissimi tassi di mortalità, la dispersione di professionalità faticosamente costruite, nuove infiltrazioni malavitose, e va aiutata con urgenti interventi che prevedano indennizzi a fondo perduto per chi è stato obbligato a chiudere o ha subito forti cali di fatturato, con congrue moratorie fiscali, procedure di accesso semplici e veloci agli strumenti della, interventi normativi sulle locazioni commerciali, proroghe e rafforzamento delle misure di protezioni sociali per i lavoratori”.
“La Federazione – conclude il presidente - chiede un'anticipazione della data per la ripartenza, certa che i severi protocolli sanitari messi a disposizione delle aziende, che hanno imposto pesanti adattamenti organizzativi ed operativi, garantiranno la sicurezza sanitaria di clienti e lavoratori. Altrimenti rischiamo, tra qualche settimana, di trovare solo le macerie di un settore, importante per i grandi numeri che esprime, ma anche per i grandi valori sociali, storici, culturali ed antropologici che porta, elemento fondamentale della filiera turistica ed agro-alimentare del nostro Paese”.