A Cracovia «un’esperienza indimenticabile»

A Cracovia «un’esperienza indimenticabile»
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Rientreranno quasi tutti nella giornata di oggi, lunedi?, oltre 630 pellegrini della diocesi di Novara che hanno partecipato alla XXXI Giornata Mondiale della Gioventu? svoltasi a Cracovia in Polonia. Un viaggio lungo, compiuto principalmente in pullman che, causa controlli alle frontiere all’andata e? variato tra le 17 e le 22 ore di viaggio.
I partecipanti provenienti dalla diocesi gaudenziana e quindi oltre che dal Novarese anche dal Verbano Cusio Ossola la Valsesia erano divisi in due gruppi. Un primo gruppo era partito o scorso 18 luglio per Kielce – cittadina a 200 chilometri da Cracovia – dove i ragazzi hanno passato una settimana ospiti delle parrocchie e delle famiglie polacche e hanno partecipato, tra l’altro, alla visita di Auschwitz. Altri sono partiti il 25 luglio diretti subito a Cracovia. Per i novaresi anche le catechesi proposte dal vescovo Franco Giulio Brambilla assieme a quello di Castellaneta monsignor Claudio Maniago. Tante occasioni di incontro, festa e condivisione nella cittadina polacca di cui fu arcivescovo Giovanni Paolo II, “padre” delle Gmg.
Un universo di culture che ha visto circa 90mila italiani partecipanti, il gruppo nazionale piu? numeroso dopo quello dei “padroni di casa” polacchi.

«Credo sia stata un’esperienza indimenticabile - racconta Alessandro Buffelli, di Novara 17 anni, parrocchia del Sacro Cuore - Impressionate il calore umano dei volontari polacchi. Tutti ragazzi tra i 14 e i 20 anni. Dopo la settimana in famiglia a Cracovia abbiamo vissuto ancora di piu? il contatto e il confronto tra culture. Assieme al mio gruppo c’era anche una delegazione di giapponesi che si sono amalgamati con gli italiani. Bella esperienza, tutto fantastico. Non c’e? stato pero? solo divertimento. Principalmente e? stata un’occasione di riflessione, confronto e meditazione. Assieme a noi vi era anche il nostro vescovo che ha fornito vari spunti su cui meditare. Molto bello e importante il relazionarsi con tantissime persone di cultura e tradizioni diverse, accomunate pero? dalla giovane eta?. in momenti cosi? difficile come quello attuale sapersi confrontare e? importante e i giovani devono farlo emozionante le presiedute da Papa Francesco. Mentre racconto sono ai prati di Blonia, grande area verde e il Papa e? appena arrivato. Giornate da ricordare».

m.d. 

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 1 agosto 2016

Rientreranno quasi tutti nella giornata di oggi, lunedi?, oltre 630 pellegrini della diocesi di Novara che hanno partecipato alla XXXI Giornata Mondiale della Gioventu? svoltasi a Cracovia in Polonia. Un viaggio lungo, compiuto principalmente in pullman che, causa controlli alle frontiere all’andata e? variato tra le 17 e le 22 ore di viaggio.
I partecipanti provenienti dalla diocesi gaudenziana e quindi oltre che dal Novarese anche dal Verbano Cusio Ossola la Valsesia erano divisi in due gruppi. Un primo gruppo era partito o scorso 18 luglio per Kielce – cittadina a 200 chilometri da Cracovia – dove i ragazzi hanno passato una settimana ospiti delle parrocchie e delle famiglie polacche e hanno partecipato, tra l’altro, alla visita di Auschwitz. Altri sono partiti il 25 luglio diretti subito a Cracovia. Per i novaresi anche le catechesi proposte dal vescovo Franco Giulio Brambilla assieme a quello di Castellaneta monsignor Claudio Maniago. Tante occasioni di incontro, festa e condivisione nella cittadina polacca di cui fu arcivescovo Giovanni Paolo II, “padre” delle Gmg.
Un universo di culture che ha visto circa 90mila italiani partecipanti, il gruppo nazionale piu? numeroso dopo quello dei “padroni di casa” polacchi.

«Credo sia stata un’esperienza indimenticabile - racconta Alessandro Buffelli, di Novara 17 anni, parrocchia del Sacro Cuore - Impressionate il calore umano dei volontari polacchi. Tutti ragazzi tra i 14 e i 20 anni. Dopo la settimana in famiglia a Cracovia abbiamo vissuto ancora di piu? il contatto e il confronto tra culture. Assieme al mio gruppo c’era anche una delegazione di giapponesi che si sono amalgamati con gli italiani. Bella esperienza, tutto fantastico. Non c’e? stato pero? solo divertimento. Principalmente e? stata un’occasione di riflessione, confronto e meditazione. Assieme a noi vi era anche il nostro vescovo che ha fornito vari spunti su cui meditare. Molto bello e importante il relazionarsi con tantissime persone di cultura e tradizioni diverse, accomunate pero? dalla giovane eta?. in momenti cosi? difficile come quello attuale sapersi confrontare e? importante e i giovani devono farlo emozionante le presiedute da Papa Francesco. Mentre racconto sono ai prati di Blonia, grande area verde e il Papa e? appena arrivato. Giornate da ricordare».

m.d. 

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