A Galliate cresce la popolazione, stranieri in calo
GALLIATE – Ormai assestata abbondantemente oltre quota 15.000 da qualche anno, la popolazione galliatese, dopo il calo del 2013, è tornata a crescere: a fine 2014 i residenti, secondo i dati elaborati dal Servizio Demografico del Comune, erano 15.685, 83 in più. In lieve calo, invece, gli stranieri: il loro numero è pari a 1.430, contro i 1.460 dell’anno prima.
Ancora una volta, è la componente femminile a fare la parte del leone: le donne sono 8.047, contro i 7.611 uomini. E la tendenza sembra volersi mantenere costante: anche le nascite fanno registrare un primato “rosa”: sul totale di 147 neonati, 83 sono le bimbe, 64 i maschietti. Sfatata l’opinione diffusa secondo cui ad alzare il numero delle nascite sono le famiglie straniere: i 35 nuovi nati sono solo una piccola parte delle cicogne arrivate a Galliate nel 2014.
GALLIATE – Ormai assestata abbondantemente oltre quota 15.000 da qualche anno, la popolazione galliatese, dopo il calo del 2013, è tornata a crescere: a fine 2014 i residenti, secondo i dati elaborati dal Servizio Demografico del Comune, erano 15.685, 83 in più. In lieve calo, invece, gli stranieri: il loro numero è pari a 1.430, contro i 1.460 dell’anno prima.
Ancora una volta, è la componente femminile a fare la parte del leone: le donne sono 8.047, contro i 7.611 uomini. E la tendenza sembra volersi mantenere costante: anche le nascite fanno registrare un primato “rosa”: sul totale di 147 neonati, 83 sono le bimbe, 64 i maschietti. Sfatata l’opinione diffusa secondo cui ad alzare il numero delle nascite sono le famiglie straniere: i 35 nuovi nati sono solo una piccola parte delle cicogne arrivate a Galliate nel 2014.
In frenata, ormai da qualche anno, il flusso migratorio (non solo straniero): i nuovi iscritti all’Anagrafe comunale nel 2014 sono stati 473 (di cui 158 stranieri), mentre le cancellazioni ammontano a 395 (222 stranieri).
Un fenomeno, secondo il sindaco Davide Ferrari, provocato anche «dalla crisi del mercato immobiliare, che frena la realizzazione di nuovi insediamenti abitativi. E non credo, visto come stanno andando le cose, che la situazione di stallo possa cambiare a breve, con ovvie ripercussione anche sulle casse del Comune, a causa del brusco calo degli oneri di urbanizzazione introitati».
In realtà, però, la dimensione attuale raggiunta dalla città è secondo il sindaco quella ideale: «Se avessi una bacchetta magica – commenta – vorrei mantenere questo equilibrio. Galliate è cresciuta in maniera omogenea, riuscendo a mantenere una buona qualità della vita e servizi in grado di far fronte alle esigenze dei cittadini».
Una dimensione che consente anche una buona integrazione con la componente straniera della popolazione, che rappresenta poco più del 9% del totale. «Se i numeri restano questi – commenta il sindaco – non ci saranno difficoltà nella gestione dei flussi migratori. Le comunità più numerose – albanesi, marocchini, cinesi – sono ormai piuttosto stabili e questo significa che i componenti sono ben integrati nel tessuto sociale cittadino».
Laura Cavalli