A Maggiora emozioni... mondiali

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MAGGIORA  - Non saranno saliti sul podio, ma di certo hanno dimostrato cosa voglia dire lottare. Nel Gran Premio d’Italia che incorona Romain Febvre vincitore, Tony Cairoli e David Philippaerts sono l’emblema di coloro che non conoscono il significato del termine arrendersi. Nonostante una doppia microfrattura al braccio sinistro, a causa di una caduta nella giornata di sabato, l’otto volte campione del mondo è riuscito ancora una volta ad emozionare il “Mottaccio del Balmone”, concludendo a ridosso della top ten. Un risultato che limita i danni, vista la settima piazza del leader Max Nagl. Meglio è andata a David Philippaerts, autore di uno strepitoso secondo posto in Gara 1, anche se resta il rammarico per un podio sfiorato di un niente. A salirci sono Strijbos e Waters, con l’australiano che approfitta della migliore posizione in Gara 2 ai danni del piemontese.  Il rammarico nel volto di Tony e David è evidente, ma loro l’hanno promesso: «Ci riproveremo il prossimo anno».

Riccardo Guglielmetti

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 15 giugno 2015

MAGGIORA  - Non saranno saliti sul podio, ma di certo hanno dimostrato cosa voglia dire lottare. Nel Gran Premio d’Italia che incorona Romain Febvre vincitore, Tony Cairoli e David Philippaerts sono l’emblema di coloro che non conoscono il significato del termine arrendersi. Nonostante una doppia microfrattura al braccio sinistro, a causa di una caduta nella giornata di sabato, l’otto volte campione del mondo è riuscito ancora una volta ad emozionare il “Mottaccio del Balmone”, concludendo a ridosso della top ten. Un risultato che limita i danni, vista la settima piazza del leader Max Nagl. Meglio è andata a David Philippaerts, autore di uno strepitoso secondo posto in Gara 1, anche se resta il rammarico per un podio sfiorato di un niente. A salirci sono Strijbos e Waters, con l’australiano che approfitta della migliore posizione in Gara 2 ai danni del piemontese.  Il rammarico nel volto di Tony e David è evidente, ma loro l’hanno promesso: «Ci riproveremo il prossimo anno».

Riccardo Guglielmetti

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