A Novara alti valori di Pm10

A Novara alti valori di Pm10
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NOVARA - Con l’arrivo della stagione fredda con temperature che oscillano in questi giorni tra i 9 gradi di massima e i -2 di minima (cielo coperto con nebbia e umidità prossima al 100%) puntualmente peggiora l’inquinamento atmosferico. Ciò è dovuto a diversi fattori tra i quali l’utilizzo massiccio dei sistemi di riscaldamento e dei mezzi di trasporto a benzina o gasolio. Inoltre l’alta pressione favorisce il ristagno degli inquinanti al suolo. Gli inquinanti più pericolosi per la salute umana e per l’ambiente sono il Pm10, l’ozono e gli ossidi di azoto. In particolare in questo periodo si alza il livello di Pm10  o particolato sospeso, che è costituito dall’insieme di tutto il materiale non gassoso in sospensione nell’aria: ne fanno parte le polveri sospese, il materiale organico disperso dai vegetali, il materiale inorganico prodotto da agenti naturali (vento e pioggia), dall’erosione del suolo o da manufatti (frazioni più grossolane); materiale disperso da lavorazioni industriali, dall’usura dell’asfalto, pneumatici, freni, frizioni e dalle emissioni di scarico degli autoveicoli, in particolare quelli con motore Diesel. Il particolato sospeso inoltre costituisce il principale veicolo di diffusione di altre sostanze nocive. Il rischio sanitario legato alle sostanze presenti in forma di particelle sospese nell’aria dipende, oltre che dalla loro concentrazione, anche dalla dimensione delle particelle stesse. Le particelle di dimensioni inferiori costituiscono un pericolo maggiore per la salute umana, in quanto possono penetrare in profondità nell’apparato respiratorio. Qui è reso in considerazione il Pm 10 ossia il particolato con particelle di diametro inferiore a 10 microgrammi. 

Gli studi epidemiologici hanno mostrato una correlazione tra le concentrazioni di polveri in aria e la manifestazione di malattie croniche alle vie respiratorie, in particolare asma, bronchiti, enfisemi. I valori limite per la salute umana definiti dal Ministero per la salute sono di 50 microgrammi al metro cubo (mg/m3) da non superare più di 35 volte all’anno civile (cioè dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno). 

A Novara, secondo i dati raccolti e stimati dal Sistema regionale di rilevamento della Qualità dell’aria tramite le centraline in viale Roma e viale Verdi, il valore del Pm10, media giornaliera, per il  7 dicembre era di livello 4, pari a 68 microgrammi al metro cubo (mg/m3); andando a ritroso il 6 dicembre classe 3 (36 mg/m3), 5 dicembre classe 4 (66 mg/m3), 4 dicembre classe 4 (55 mg/m3), il 3 dicembre classe 4 (63 mg/m3). 

La media giornaliera stimata al 29 novembre è di classe 4 con 32 superamenti del valore limite dal 1 gennaio di quest’anno. 

In questi  giorni si sta svolgendo a Parigi la XXI Conferenza delle Parti (Cop 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: l’obiettivo è un accordo per limitare entro il 2100 l'aumento della temperatura al di sotto della soglia critica dei due gradi. 

Ma anche noi nel nostro piccolo possiamo fare molto per l’ambiente e per la nostra salute: in primis cercare di utilizzare mezzi alternativi all’auto per spostarsi in città e fuori e regolare il riscaldamento in casa in base alle effettive necessità, ad esempio spegnendolo quando in casa non c’è nessuno. E anche il portafoglio sorriderà. 

Valentina Sarmenghi 

NOVARA - Con l’arrivo della stagione fredda con temperature che oscillano in questi giorni tra i 9 gradi di massima e i -2 di minima (cielo coperto con nebbia e umidità prossima al 100%) puntualmente peggiora l’inquinamento atmosferico. Ciò è dovuto a diversi fattori tra i quali l’utilizzo massiccio dei sistemi di riscaldamento e dei mezzi di trasporto a benzina o gasolio. Inoltre l’alta pressione favorisce il ristagno degli inquinanti al suolo. Gli inquinanti più pericolosi per la salute umana e per l’ambiente sono il Pm10, l’ozono e gli ossidi di azoto. In particolare in questo periodo si alza il livello di Pm10  o particolato sospeso, che è costituito dall’insieme di tutto il materiale non gassoso in sospensione nell’aria: ne fanno parte le polveri sospese, il materiale organico disperso dai vegetali, il materiale inorganico prodotto da agenti naturali (vento e pioggia), dall’erosione del suolo o da manufatti (frazioni più grossolane); materiale disperso da lavorazioni industriali, dall’usura dell’asfalto, pneumatici, freni, frizioni e dalle emissioni di scarico degli autoveicoli, in particolare quelli con motore Diesel. Il particolato sospeso inoltre costituisce il principale veicolo di diffusione di altre sostanze nocive. Il rischio sanitario legato alle sostanze presenti in forma di particelle sospese nell’aria dipende, oltre che dalla loro concentrazione, anche dalla dimensione delle particelle stesse. Le particelle di dimensioni inferiori costituiscono un pericolo maggiore per la salute umana, in quanto possono penetrare in profondità nell’apparato respiratorio. Qui è reso in considerazione il Pm 10 ossia il particolato con particelle di diametro inferiore a 10 microgrammi. 

Gli studi epidemiologici hanno mostrato una correlazione tra le concentrazioni di polveri in aria e la manifestazione di malattie croniche alle vie respiratorie, in particolare asma, bronchiti, enfisemi. I valori limite per la salute umana definiti dal Ministero per la salute sono di 50 microgrammi al metro cubo (mg/m3) da non superare più di 35 volte all’anno civile (cioè dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno). 

A Novara, secondo i dati raccolti e stimati dal Sistema regionale di rilevamento della Qualità dell’aria tramite le centraline in viale Roma e viale Verdi, il valore del Pm10, media giornaliera, per il  7 dicembre era di livello 4, pari a 68 microgrammi al metro cubo (mg/m3); andando a ritroso il 6 dicembre classe 3 (36 mg/m3), 5 dicembre classe 4 (66 mg/m3), 4 dicembre classe 4 (55 mg/m3), il 3 dicembre classe 4 (63 mg/m3). 

La media giornaliera stimata al 29 novembre è di classe 4 con 32 superamenti del valore limite dal 1 gennaio di quest’anno. 

In questi  giorni si sta svolgendo a Parigi la XXI Conferenza delle Parti (Cop 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: l’obiettivo è un accordo per limitare entro il 2100 l'aumento della temperatura al di sotto della soglia critica dei due gradi. 

Ma anche noi nel nostro piccolo possiamo fare molto per l’ambiente e per la nostra salute: in primis cercare di utilizzare mezzi alternativi all’auto per spostarsi in città e fuori e regolare il riscaldamento in casa in base alle effettive necessità, ad esempio spegnendolo quando in casa non c’è nessuno. E anche il portafoglio sorriderà. 

Valentina Sarmenghi 

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