A processo per diffamazione per un video su youtube: giovane assolto

A processo per diffamazione per un video su youtube: giovane assolto
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NOVARA, Un giovane di Momo finisce a processo per diffamazione per un filmato apparso su youtube (il canale dove si possono condividere e porre filmati). Stando all’accusa avrebbe postato su questo mezzo internet un video in cui una famiglia, sempre di Momo, ha reputato di essere stata offesa. Una storia che vede, in qualche modo, anche il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale del paese del Novarese; una vicenda che stamattina, in Tribunale a Novara, ha visto l’assoluzione nei confronti del giovane, assistito dall’avvocato Alessandro Brustia.

Tutto parte dalla richiesta dei famigliari di un partigiano morto nella seconda guerra mondiale. La famiglia chiede alla Giunta di poter dedicare una stele commemorativa al congiunto. L’Amministrazione accoglie la richiesta e decide che la lapide debba essere collocata in un punto preciso di Momo. Stando ad alcuni però, in quella zona, avrebbe arrecato problemi al traffico. Una 15ina di persone lo fa presente all’Amministrazione, che però dà l’okay per la stele in quella zona del paese. Poco dopo questa decisione appare in rete un video ironico, in cui si prende in giro la Giunta, che, stando al filmato, avrebbe voluto fare così solo un favore alla famiglia.

I congiunti del partigiano scoprono il filmato e si muovono per tutelarsi. Il finale della storia in aula: il giudice ha assolto il ragazzo perché non c’è prova che sia stato lui a mettere il video su youtube.

mo.c.


NOVARA, Un giovane di Momo finisce a processo per diffamazione per un filmato apparso su youtube (il canale dove si possono condividere e porre filmati). Stando all’accusa avrebbe postato su questo mezzo internet un video in cui una famiglia, sempre di Momo, ha reputato di essere stata offesa. Una storia che vede, in qualche modo, anche il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale del paese del Novarese; una vicenda che stamattina, in Tribunale a Novara, ha visto l’assoluzione nei confronti del giovane, assistito dall’avvocato Alessandro Brustia.

Tutto parte dalla richiesta dei famigliari di un partigiano morto nella seconda guerra mondiale. La famiglia chiede alla Giunta di poter dedicare una stele commemorativa al congiunto. L’Amministrazione accoglie la richiesta e decide che la lapide debba essere collocata in un punto preciso di Momo. Stando ad alcuni però, in quella zona, avrebbe arrecato problemi al traffico. Una 15ina di persone lo fa presente all’Amministrazione, che però dà l’okay per la stele in quella zona del paese. Poco dopo questa decisione appare in rete un video ironico, in cui si prende in giro la Giunta, che, stando al filmato, avrebbe voluto fare così solo un favore alla famiglia.

I congiunti del partigiano scoprono il filmato e si muovono per tutelarsi. Il finale della storia in aula: il giudice ha assolto il ragazzo perché non c’è prova che sia stato lui a mettere il video su youtube.

mo.c.

 



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