A processo per violenza sessuale e sequestro di persona

A processo per violenza sessuale e sequestro di persona
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NOVARA - Apertura del dibattimento con le richieste istruttorie e subito il rinvio al prossimo 20 novembre, venerdì mattina, in Tribunale a Novara, davanti al pm Irina Grossi, per il processo a carico di E.N., 29 anni, albanese residente in provincia, alla sbarra con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e tentativo di induzione alla prostituzione.

La vicenda al centro del dibattimento risale al 6 giugno 2006, quando, a Genova, una donna, stando alla sua denuncia, sarebbe stata rapita, messa a bordo di un’auto e, quindi, violentata dall’uomo che voleva costringerla su una strada. Era poi riuscita a fuggire dalla casa del Novarese, a Divignano, dove era stata reclusa, arrivando a denunciare il presunto colpevole.

Da allora, però, nel processo, solo rinvii. Il 29enne risulta irreperibile sul territorio nazionale anche per altre vicende a suo carico. Se tutto andrà bene, dunque, il processo si terrà a oltre nove anni dai fatti. All’epoca furono denunciati per favoreggiamento altri due albanesi e un’italiana.

mo.c.


NOVARA - Apertura del dibattimento con le richieste istruttorie e subito il rinvio al prossimo 20 novembre, venerdì mattina, in Tribunale a Novara, davanti al pm Irina Grossi, per il processo a carico di E.N., 29 anni, albanese residente in provincia, alla sbarra con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e tentativo di induzione alla prostituzione.

La vicenda al centro del dibattimento risale al 6 giugno 2006, quando, a Genova, una donna, stando alla sua denuncia, sarebbe stata rapita, messa a bordo di un’auto e, quindi, violentata dall’uomo che voleva costringerla su una strada. Era poi riuscita a fuggire dalla casa del Novarese, a Divignano, dove era stata reclusa, arrivando a denunciare il presunto colpevole.

Da allora, però, nel processo, solo rinvii. Il 29enne risulta irreperibile sul territorio nazionale anche per altre vicende a suo carico. Se tutto andrà bene, dunque, il processo si terrà a oltre nove anni dai fatti. All’epoca furono denunciati per favoreggiamento altri due albanesi e un’italiana.

mo.c.


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