A Romentino nasce la ‘nuova’ Consulta Giovani
ROMENTINO - Cambia nome e modalità di nascita. Al centro culturale “Pio Occhetta”, incontro pubblico per la presentazione della Consulta Giovani. Prima si chiamava Commissione Giovani (nel corso di precedenti Amministrazioni) e aveva membri nominati dal Consiglio comunale o espressione di alcune realtà del paese. Ora è espressione diretta della comunità. Nel senso che chi vuole farne parte, avendo una età compresa tra i 16 e i 39 anni (uno spettro molto ampio e per questo destinato a soddisfare esigenze estremamente diverse, come vuole il Comune) e risiedendo a Romentino, può presentare istanza di adesione. Finora è arrivata una sola domanda, ma la riunione di lunedì aveva proprio lo scopo di presentare l’iniziativa. Che per Romentino è qualcosa di nuovo, come ha spiegato il consigliere Fiorenza Simone: «Abbiamo voluto dare corpo a una idea diversa. La Commissione Giovani, così ci ha detto chi ne faceva parte, non ha funzionato molto bene a causa di motivi pratici: impegni con altri gruppi, minor disponibilità nel corso degli anni. La Consulta nasce al contrario, nessuno è nominato e tutti si possono iscrivere. Ci sarà la possibilità di creare sottogruppi proprio per far emergere gli interessi più diversi. Noi mettiamo a disposizione gli spazi del centro culturale dove trovarvi per iniziare a discutere: ecco lo spirito nuovo. Non ci sono fondi ad hoc, se non quelli per le Politiche giovanili. Secondo noi la formula della Consulta è quella che meglio può rispondere alle vostre richieste. Il sindaco o suo delegato non ha diritto di voto: è solo la persona con cui interfacciarsi. E facendo parte il nostro Comune di una rete come sportello integrato c’è la possibilità di allargare il raggio di azione. Non abbiamo tempo o denaro da investire in iniziative che non interessano i giovani. Né siamo qui a pagare viaggi all’estero, come accaduto in passato, o la partecipazione a concerti. La Consulta ha un’altra funzione. Deve creare qualcosa che abbia futuro, partendo da voi, dalle vostre idee, dalle vostre esigenze». Perché «i protagonisti – ha aggiunto il capogruppo Paola Occhetta – dovete essere voi». Da parte dei giovani presenti «la necessità di uno spazio più centrale e visibile rispetto al centro culturale, uno spazio aperto che possa attirare la curiosità dei giovani», ha detto Laura Pignatelli. «Essere in pochi è pericoloso – ha aggiunto Daniela Paglino -. Dobbiamo cercare di coinvolgere, anche con il passaparola, dobbiamo inventarci qualcosa». La macchina è partita. Ora il via alle iscrizioni. E lunedì 26 ottobre è convocata l’assemblea per l’elezione delle cariche.
Eleonora Groppetti
ROMENTINO - Cambia nome e modalità di nascita. Al centro culturale “Pio Occhetta”, incontro pubblico per la presentazione della Consulta Giovani. Prima si chiamava Commissione Giovani (nel corso di precedenti Amministrazioni) e aveva membri nominati dal Consiglio comunale o espressione di alcune realtà del paese. Ora è espressione diretta della comunità. Nel senso che chi vuole farne parte, avendo una età compresa tra i 16 e i 39 anni (uno spettro molto ampio e per questo destinato a soddisfare esigenze estremamente diverse, come vuole il Comune) e risiedendo a Romentino, può presentare istanza di adesione. Finora è arrivata una sola domanda, ma la riunione di lunedì aveva proprio lo scopo di presentare l’iniziativa. Che per Romentino è qualcosa di nuovo, come ha spiegato il consigliere Fiorenza Simone: «Abbiamo voluto dare corpo a una idea diversa. La Commissione Giovani, così ci ha detto chi ne faceva parte, non ha funzionato molto bene a causa di motivi pratici: impegni con altri gruppi, minor disponibilità nel corso degli anni. La Consulta nasce al contrario, nessuno è nominato e tutti si possono iscrivere. Ci sarà la possibilità di creare sottogruppi proprio per far emergere gli interessi più diversi. Noi mettiamo a disposizione gli spazi del centro culturale dove trovarvi per iniziare a discutere: ecco lo spirito nuovo. Non ci sono fondi ad hoc, se non quelli per le Politiche giovanili. Secondo noi la formula della Consulta è quella che meglio può rispondere alle vostre richieste. Il sindaco o suo delegato non ha diritto di voto: è solo la persona con cui interfacciarsi. E facendo parte il nostro Comune di una rete come sportello integrato c’è la possibilità di allargare il raggio di azione. Non abbiamo tempo o denaro da investire in iniziative che non interessano i giovani. Né siamo qui a pagare viaggi all’estero, come accaduto in passato, o la partecipazione a concerti. La Consulta ha un’altra funzione. Deve creare qualcosa che abbia futuro, partendo da voi, dalle vostre idee, dalle vostre esigenze». Perché «i protagonisti – ha aggiunto il capogruppo Paola Occhetta – dovete essere voi». Da parte dei giovani presenti «la necessità di uno spazio più centrale e visibile rispetto al centro culturale, uno spazio aperto che possa attirare la curiosità dei giovani», ha detto Laura Pignatelli. «Essere in pochi è pericoloso – ha aggiunto Daniela Paglino -. Dobbiamo cercare di coinvolgere, anche con il passaparola, dobbiamo inventarci qualcosa». La macchina è partita. Ora il via alle iscrizioni. E lunedì 26 ottobre è convocata l’assemblea per l’elezione delle cariche.
Eleonora Groppetti