Natura

A Solcio nell'incubatoio sono nati 400mila avannotti per la biodiversità dell'ecosistema lacustre

L'attività è inserita nel progetto "Torrenti verdi" di Legambiente.

A Solcio nell'incubatoio sono nati 400mila avannotti per la biodiversità dell'ecosistema lacustre
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All'incubatoio ittico di Solcio di Lesa sono nati 400mila avannotti di trota.

All'incubatoio nati 400mila avannotti per la biodiversità dell'ecosistema lacustre

E’ stata un’azione a sostegno della biodiversità dell’ecosistema lacustre, quella annunciata dall’incubatoio ittico di Solcio. Nella giornata mondiale della Fauna selvatica, che si celebra il 3 marzo di ogni anno, da Solcio hanno annunciato che sono in fase di svezzamento ben 400mila avannotti di trote delle specie Fario e Marmorata. Al termine della fase di crescita degli avannotti i pesci saranno immessi poi dai volontari Fipsas e dai pescatori professionisti nei torrenti immissari del Lago Maggiore e nel fiume Agogna, oltre che in altri torrenti minori del territorio novarese. L’attività è integrata nel progetto di Legambiente «Torrenti verdi»: «Altri avannotti - fanno sapere dal circolo di Legambiente Amici del lago - saranno a disposizione delle cooperative dei pescatori professionisti dell’Isola Pescatori e del Golfo di Solcio per essere immessi nel lago Maggiore, mentre 50mila avannotti di trote Marmorate saranno inizialmente rilasciati nel basso corso del fiume Erno per la loro discesa nella acque del lago Maggiore. L’impegno congiunto tra le cooperative dei pescatori professionisti insieme ai volontari di Fipsas Novara, con la collaborazione del circolo locale di Legambiente è finalizzato a sostenere e “aiutare” la riproduzione delle specie ittiche presenti negli ecosistemi fluviali e lacustri, sottoposte dalla pressione antropica esercitata dagli insediamenti urbani sulle sponde, da alcune situazioni locali di inquinamento e da gravi episodi di bracconaggio». «Queste immissioni di avannotti - spiega Roberto Forni, coordinatore della commissione Verbano di Fipsas - non sostituiscono il ciclo naturale della riproduzione della fauna ittica, hanno l’obiettivo di mitigare gli effetti negativi prodotti dalle attività umane, dall’inquinamento e dalle conseguenze del riscaldamento globale sugli ecosistemi lacustri e fluviali, contribuendo così al mantenimento dell’equilibrio naturale tra le specie, attraverso la salvaguardia della biodiversità e dei servizi ecosistemici nelle zone umide». Sulla vicenda è intervenuta anche l’amministrazione comunale lesiana: «Seguiamo con attenzione - così il sindaco Aloma Rezzaro - e sosteniamo con entusiasmo le varie iniziative di tutela e salvaguardia ambientale in corso nel nostro Comune, come il ripopolamento delle trote effettuato dai pescatori all’incubatoio di Solcio e l’attività ininterrotta di recupero plastiche dal lago del Seabin, l’apparecchiatura di aspirazione dei rifiuti installata la scorsa estate. L’ambiente, il paesaggio e l’ecosistema lacustre sono il nostro patrimonio che dobbiamo preservare per le future generazioni. In quest’ottica le nostre politiche di gestione del territorio sono finalizzate a stimolare le attività economiche, la promozione del turismo e l’occupazione, mantenendo però un corretto equilibrio con la sostenibilità ambientale e sociale, affinché i benefici di sviluppo e crescita possano ricadere su tutta la Comunità».

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