A Trecate sequestrati un fucile, 104 cartucce e un richiamo elettronico
TRECATE, Nella giornata di mercoledì personale della Stazione di Borgolavezzaro e del Comando Stazione di Novara del Corpo Forestale dello Stato, durante un controllo di caccia operato in orario notturno, hanno proceduto al sequestro di un fucile a pompa calibro 12, 114 cartucce e un dispositivo di richiamo elettronico composto da un telefono cellulare e casse acustiche. Il sequestro è stato convalidato dal Gip di Novara nella giornata di giovedì.L’attività è stata originata da un ordinario controllo notturno del territorio con funzione di antibracconaggio nel comune di Trecate in località cascina Alba. Intorno alle 21, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato sono intervenuti identificando due cacciatori, all’infuori dell’orario consentito dalla legge e senza aver segnato sul tesserino la giornata di caccia. Ad un controllo più approfondito è stata trovata un’arma priva di riduttore regolamentare (l’arma poteva incamerare tre cartucce contro le due ammesse). Inoltre, i cacciatori sono risultati muniti di richiamo elettronico, vietato a norma di legge. Esso era costituito da un telefono palmare che, tramite un applicazione ed il blue-tooth, trasmetteva i richiami sonori di specie avicole tramite casse acustiche esterne. Il fucile, il richiamo elettronico in tutte le sue componenti e le 114 cartucce nella disponibilità del cacciatore, sono state sottoposte a sequestro penale. Il sequestro è stato convalidato dal Gip.I cacciatori, due cittadini italiani entrambi residenti a Trecate, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria di Novara per esercizio dell’attività venatoria con arma non consentita fuori dall’orario ammesso e per uso di richiami elettronici vietati, oltre ad essere sanzionati per via amministrativa per il mancato contrassegno della giornata venatoria sul tesserino di caccia. Sono, inoltre, stati segnalati alla locale Autorità competente per i provvedimenti amministrativi di competenza che potranno configurare anche un periodo di sospensione del porto d’armi ad uso caccia. Con l’apertura della stagione venatoria il Corpo, come di consueto, ha avviato una serie di attività di controllo del territorio finalizzate a prevenire la commissione di reati contro il patrimonio faunistico dello Stato. I controlli vengono programmati sull’intero arco della giornata ed in ogni giorno della settimana. Tali attività proseguiranno sino al completamento della stagione venatoria ed oltre, per disincentivare ogni pratica abusiva nell’esercizio dell’attività venatoria.mo.c.
TRECATE, Nella giornata di mercoledì personale della Stazione di Borgolavezzaro e del Comando Stazione di Novara del Corpo Forestale dello Stato, durante un controllo di caccia operato in orario notturno, hanno proceduto al sequestro di un fucile a pompa calibro 12, 114 cartucce e un dispositivo di richiamo elettronico composto da un telefono cellulare e casse acustiche. Il sequestro è stato convalidato dal Gip di Novara nella giornata di giovedì.L’attività è stata originata da un ordinario controllo notturno del territorio con funzione di antibracconaggio nel comune di Trecate in località cascina Alba. Intorno alle 21, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato sono intervenuti identificando due cacciatori, all’infuori dell’orario consentito dalla legge e senza aver segnato sul tesserino la giornata di caccia. Ad un controllo più approfondito è stata trovata un’arma priva di riduttore regolamentare (l’arma poteva incamerare tre cartucce contro le due ammesse). Inoltre, i cacciatori sono risultati muniti di richiamo elettronico, vietato a norma di legge. Esso era costituito da un telefono palmare che, tramite un applicazione ed il blue-tooth, trasmetteva i richiami sonori di specie avicole tramite casse acustiche esterne. Il fucile, il richiamo elettronico in tutte le sue componenti e le 114 cartucce nella disponibilità del cacciatore, sono state sottoposte a sequestro penale. Il sequestro è stato convalidato dal Gip.I cacciatori, due cittadini italiani entrambi residenti a Trecate, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria di Novara per esercizio dell’attività venatoria con arma non consentita fuori dall’orario ammesso e per uso di richiami elettronici vietati, oltre ad essere sanzionati per via amministrativa per il mancato contrassegno della giornata venatoria sul tesserino di caccia. Sono, inoltre, stati segnalati alla locale Autorità competente per i provvedimenti amministrativi di competenza che potranno configurare anche un periodo di sospensione del porto d’armi ad uso caccia. Con l’apertura della stagione venatoria il Corpo, come di consueto, ha avviato una serie di attività di controllo del territorio finalizzate a prevenire la commissione di reati contro il patrimonio faunistico dello Stato. I controlli vengono programmati sull’intero arco della giornata ed in ogni giorno della settimana. Tali attività proseguiranno sino al completamento della stagione venatoria ed oltre, per disincentivare ogni pratica abusiva nell’esercizio dell’attività venatoria.mo.c.