A4, ma si pagano i pedaggi o i lavori?

A4, ma si pagano i pedaggi o i lavori?
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NOVARA - A4, ma si pagano i pedaggi o i lavori? Mentre gli italiani nel tardo pomeriggio del 31 dicembre erano indaffarati nei preparativi del cenone di San Silvestro, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si lavorava, o meglio, si dava il via libera (di concerto con il Ministero dell’Economia) ai consueti aumenti delle tariffe autostradali. Con l’annuncio ufficiale: dall’indomani ecco «gli adeguamenti (li chiamano così, ndr) delle tariffe dei pedaggi autostradali». Aumento medio «dello 0,86%». Medio (e relativo a poche autostrade, visto che il Governo ha - momentaneamente - sospeso gli aumenti per la maggioranza delle concessionarie, in attesa dell'aggiornamento del piano economico-finanziario): sulla rete di “Autostrade per l'Italia” incremento «dell’1,09%», mentre l’aumento più alto spetta alla Torino-Milano, «con un +6,5%».  Dunque la (ennesima) scoppola arriva per la Torino-Milano, quella degli infiniti lavori, che sembravano terminati nei 6 mesi della Expo ma che in realtà erano solo “congelati” per non mettere i bastoni fra le ruote alla rassegna (che avrebbe dovuto avere al proprio servizio la “nuova” autostrada interamente completata). Ora i cantieri hanno riaperto, nel territorio novarese e in quello in prossimità di Milano. E il gestore, la Satap del Gruppo Gavio, ha fatto sapere anche le nuove scadenze: il tratto fra i due caselli di Novara, e quello fino al Ticino, saranno (dovrebbero essere…) completati alla fine di quest’anno, mentre dallo svincolo di Marcallo/Mesero alla Ghisolfa i cantieri non chiuderanno prima di marzo 2017. Per non parlare dell’ampliamento della stessa barriera milanese e del lotto successivo (“cancellato” prima della Expo perché i lavori non erano nemmeno iniziati): si va addirittura a fine 2018. Giusto per rispolverare la memoria: l’ampliamento della Torino-Milano (circa 130 chilometri) ebbe inizio (nel tratto fra il capoluogo subalpino e Greggio) il 18 ottobre 2002. E finiranno come detto nel 2018. Quando l’Autostrada del Sole da Milano a Napoli, 761 km, fu completata in 8 anni, dal maggio 1956 all’ottobre 1964, tra l’altro con i mezzi di allora (e “bucando” l’Appenino). Ma la Satap ha più volte spiegato che ci sono stati grossi problemi connessi all’Alta velocità e proprio al nodo ferroviario di Novara. E poi lacci e lacciuoli di carattere burocratico. In ogni caso, secondo la Satap, «tempi coerenti per interventi in presenza di traffico», effettivamente consistente: in media ogni giorno fra Novara e Milano transitano circa 40 mila veicoli (35 milioni all’anno sull’intera A4), metà dei quali pesanti. Il costo complessivo dei lavori? Circa 1.324.000.000 euro. In autofinanziamento. Ma come la mettiamo con i continui aumenti dei pedaggi? Facile ironizzare sul fatto che i lavori li paghino gli automobilisti. Sta di fatto però che dal 2009 a oggi i pedaggi sono aumentati di circa il 60%.

p.v.

leggi i servizi sul Corriere di Novara di lunedì 11 gennaio

NOVARA - A4, ma si pagano i pedaggi o i lavori? Mentre gli italiani nel tardo pomeriggio del 31 dicembre erano indaffarati nei preparativi del cenone di San Silvestro, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si lavorava, o meglio, si dava il via libera (di concerto con il Ministero dell’Economia) ai consueti aumenti delle tariffe autostradali. Con l’annuncio ufficiale: dall’indomani ecco «gli adeguamenti (li chiamano così, ndr) delle tariffe dei pedaggi autostradali». Aumento medio «dello 0,86%». Medio (e relativo a poche autostrade, visto che il Governo ha - momentaneamente - sospeso gli aumenti per la maggioranza delle concessionarie, in attesa dell'aggiornamento del piano economico-finanziario): sulla rete di “Autostrade per l'Italia” incremento «dell’1,09%», mentre l’aumento più alto spetta alla Torino-Milano, «con un +6,5%».  Dunque la (ennesima) scoppola arriva per la Torino-Milano, quella degli infiniti lavori, che sembravano terminati nei 6 mesi della Expo ma che in realtà erano solo “congelati” per non mettere i bastoni fra le ruote alla rassegna (che avrebbe dovuto avere al proprio servizio la “nuova” autostrada interamente completata). Ora i cantieri hanno riaperto, nel territorio novarese e in quello in prossimità di Milano. E il gestore, la Satap del Gruppo Gavio, ha fatto sapere anche le nuove scadenze: il tratto fra i due caselli di Novara, e quello fino al Ticino, saranno (dovrebbero essere…) completati alla fine di quest’anno, mentre dallo svincolo di Marcallo/Mesero alla Ghisolfa i cantieri non chiuderanno prima di marzo 2017. Per non parlare dell’ampliamento della stessa barriera milanese e del lotto successivo (“cancellato” prima della Expo perché i lavori non erano nemmeno iniziati): si va addirittura a fine 2018. Giusto per rispolverare la memoria: l’ampliamento della Torino-Milano (circa 130 chilometri) ebbe inizio (nel tratto fra il capoluogo subalpino e Greggio) il 18 ottobre 2002. E finiranno come detto nel 2018. Quando l’Autostrada del Sole da Milano a Napoli, 761 km, fu completata in 8 anni, dal maggio 1956 all’ottobre 1964, tra l’altro con i mezzi di allora (e “bucando” l’Appenino). Ma la Satap ha più volte spiegato che ci sono stati grossi problemi connessi all’Alta velocità e proprio al nodo ferroviario di Novara. E poi lacci e lacciuoli di carattere burocratico. In ogni caso, secondo la Satap, «tempi coerenti per interventi in presenza di traffico», effettivamente consistente: in media ogni giorno fra Novara e Milano transitano circa 40 mila veicoli (35 milioni all’anno sull’intera A4), metà dei quali pesanti. Il costo complessivo dei lavori? Circa 1.324.000.000 euro. In autofinanziamento. Ma come la mettiamo con i continui aumenti dei pedaggi? Facile ironizzare sul fatto che i lavori li paghino gli automobilisti. Sta di fatto però che dal 2009 a oggi i pedaggi sono aumentati di circa il 60%.

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