«Ad un tratto si è scatenato l’inferno» Il racconto di uno dei due ossolani feriti a Torino.

«Ad un tratto si è scatenato l’inferno» Il racconto di uno dei due ossolani feriti a Torino.
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DOMODOSSOLA-  Ci sono anche due ossolani tra le migliaia di persone - 1527 in tutto - rimaste ferite sabato sera in Piazza San Carlo a Torino, mentre assistevano alla finale della Champions tra Juventus e Real Madrid. Si tratta di una trentottenne di Domodossola e di un uomo, sulla trentina, di Crevoladossola. A preoccupare sono però le condizioni della prima: la donna è attualmente ricoverata in gravi condizioni all’ospedale “Don Bosco” di Torino. La tifosa domese, di lavoro impiegata in uno studio commerciale di Domodossola, aveva deciso di seguire la sua squadra del cuore, andando a Torino per guardare la partita sul maxischermo montato in piazza San Carlo. Al momento del fuggifuggi generale causato dal panico provocato – si ipotizza – dallo scoppio di un petardo, la trentottenne è stata travolta e schiacciata dalla folla in fuga dalla piazza, riportando gravi ferite e subendo un arresto cardiaco.Non destano invece preoccupazioni le condizioni di salute dell’altro ossolano, il tifoso di Crevoladossola. L’uomo durante quei terribili attimi in cui si è diffuso il terrore, è stato anch’egli spinto e travolto da diversi tifosi: circa 30 mila quelli presenti in piazza San Carlo. Non ha però riportato ferite ma solo numerose contusioni. È riuscito a rientrare in Ossola in nottata; ancora sotto choc, accusava però forti dolori alle costole e al torace. Per questo ha deciso di recarsi all’ospedale “San Biagio” di Domodossola per accertamenti. Gli esami non hanno però fortunatamente evidenziato  complicazioni. «Tutto d’un tratto si è scatenato l’inferno, la gente correva e spingeva come impazzita – è il ricordo dell’uomo, quando prova a ritornare col pensiero a quei terribili attimi in cui tutti scappavano a perdifiato da quella piazza cosparsa di vetri rotti e di corpi insanguinati –. Sono stato davvero fortunato». In piazza anche molti novaresi.
Marco De Ambrosis

DOMODOSSOLA-  Ci sono anche due ossolani tra le migliaia di persone - 1527 in tutto - rimaste ferite sabato sera in Piazza San Carlo a Torino, mentre assistevano alla finale della Champions tra Juventus e Real Madrid. Si tratta di una trentottenne di Domodossola e di un uomo, sulla trentina, di Crevoladossola. A preoccupare sono però le condizioni della prima: la donna è attualmente ricoverata in gravi condizioni all’ospedale “Don Bosco” di Torino. La tifosa domese, di lavoro impiegata in uno studio commerciale di Domodossola, aveva deciso di seguire la sua squadra del cuore, andando a Torino per guardare la partita sul maxischermo montato in piazza San Carlo. Al momento del fuggifuggi generale causato dal panico provocato – si ipotizza – dallo scoppio di un petardo, la trentottenne è stata travolta e schiacciata dalla folla in fuga dalla piazza, riportando gravi ferite e subendo un arresto cardiaco.Non destano invece preoccupazioni le condizioni di salute dell’altro ossolano, il tifoso di Crevoladossola. L’uomo durante quei terribili attimi in cui si è diffuso il terrore, è stato anch’egli spinto e travolto da diversi tifosi: circa 30 mila quelli presenti in piazza San Carlo. Non ha però riportato ferite ma solo numerose contusioni. È riuscito a rientrare in Ossola in nottata; ancora sotto choc, accusava però forti dolori alle costole e al torace. Per questo ha deciso di recarsi all’ospedale “San Biagio” di Domodossola per accertamenti. Gli esami non hanno però fortunatamente evidenziato  complicazioni. «Tutto d’un tratto si è scatenato l’inferno, la gente correva e spingeva come impazzita – è il ricordo dell’uomo, quando prova a ritornare col pensiero a quei terribili attimi in cui tutti scappavano a perdifiato da quella piazza cosparsa di vetri rotti e di corpi insanguinati –. Sono stato davvero fortunato». In piazza anche molti novaresi.
Marco De Ambrosis

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