Addio a Vasino, ha lottato 24 anni contro la Sla

Addio a Vasino, ha lottato 24 anni contro la Sla
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Se n’è andato in silenzio nella notte tra domenica e lunedì. Dopo 24 anni di lotta Maurizio Vasino, ex calciatore omegnese, ci ha lasciati. Aveva 47 anni.A portarselo via è stata la Sla, conosciuta in ambito sportivo come morbo di Lou Gehrig, fuoriclasse del baseball americano che nel 1939, nel giorno della sua ultima partita, commosse tutto il mondo con un discorso pubblico sulla sua malattia che se lo porterà via due anni dopo a 38 anni.Vasino fu uno dei primi ad essere interpellati nel mondo del calcio per squarciare il velo  su una questione così delicata. In Italia dopo il drammatico caso del capitano del Genoa Gianluca Signorini il procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello aprì un nuovo filone della sua inchiesta sul doping nel mondo dello sport. Ma non è mai stato provato un legame con la Sla, nè tantomeno che fosse la causa scatenante.Vasino lo disse chiaramente il 17 maggio 2004 in  una lunga intervista al “Corriere di Novara”, nella quale decise di raccontare il suo dramma, iniziato 11 anni prima quando aveva 24 anni: «Io non ho mai fatto uso di sostanze proibite - dichiarò - Eppure qualche giornalista ha un po’ falsato la mia storia, scrivendo del sottoscritto senza neppure degnarsi di farmi una telefonata per ascoltarmi. Personalmente, comunque, più che antinfiammatori e antifolorifici non ho mai preso. Tanto è vero che quando sono stato interrogato dagli uomini mandati dal procuratore Guariniello non ho avuto nessun problema a rispondere».“Vaso” non ha mai mollato e dalla sua sedia a rotelle ha continuato a coltivare la sua passione per il calcio, sempre al fianco degli amici del Casale Corte Cerro. Fino alla fine...Paolo De Luca

Se n’è andato in silenzio nella notte tra domenica e lunedì. Dopo 24 anni di lotta Maurizio Vasino, ex calciatore omegnese, ci ha lasciati. Aveva 47 anni.A portarselo via è stata la Sla, conosciuta in ambito sportivo come morbo di Lou Gehrig, fuoriclasse del baseball americano che nel 1939, nel giorno della sua ultima partita, commosse tutto il mondo con un discorso pubblico sulla sua malattia che se lo porterà via due anni dopo a 38 anni.Vasino fu uno dei primi ad essere interpellati nel mondo del calcio per squarciare il velo  su una questione così delicata. In Italia dopo il drammatico caso del capitano del Genoa Gianluca Signorini il procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello aprì un nuovo filone della sua inchiesta sul doping nel mondo dello sport. Ma non è mai stato provato un legame con la Sla, nè tantomeno che fosse la causa scatenante.Vasino lo disse chiaramente il 17 maggio 2004 in  una lunga intervista al “Corriere di Novara”, nella quale decise di raccontare il suo dramma, iniziato 11 anni prima quando aveva 24 anni: «Io non ho mai fatto uso di sostanze proibite - dichiarò - Eppure qualche giornalista ha un po’ falsato la mia storia, scrivendo del sottoscritto senza neppure degnarsi di farmi una telefonata per ascoltarmi. Personalmente, comunque, più che antinfiammatori e antifolorifici non ho mai preso. Tanto è vero che quando sono stato interrogato dagli uomini mandati dal procuratore Guariniello non ho avuto nessun problema a rispondere».“Vaso” non ha mai mollato e dalla sua sedia a rotelle ha continuato a coltivare la sua passione per il calcio, sempre al fianco degli amici del Casale Corte Cerro. Fino alla fine...Paolo De Luca

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