Adescamento e atti sessuali con minori: rischia 7 anni
Il 38enne senegalese, arrestato a Novara lo scorso maggio, è accusato di almeno quattro abusi
Adescamento di minori, atti sessuali con minori e pornografia minorile: al termine della sua requisitoria, il pubblico ministero ha chiesto 7 anni di reclusione per il 38enne senegalese residente da diversi anni in Campania, impiegato in un pastificio della zona, arrestato lo scorso maggio a Novara (dov’era fuggito). L’uomo, che attualmente si trova in carcere ed è difeso dall’avvocato Nicola D’Archi di Avellino, ha sempre negato ogni addebito.
La vicenda
A far partire il caso era stata la denuncia di una madre, allarmata e preoccupata dai messaggi sospetti letti sul telefonino del figlio allora undicenne: la donna, in particolare, avrebbe notato una foto scabrosa, che non avrebbe lasciato spazio a dubbi.
Le indagini dei carabinieri, che sono tuttora in corso, avrebbero fatto emergere una serie di prove, portando alla luce l’atto sessuale che sarebbe avvenuto all’interno dell’abitazione dell'uomo, dove il minorenne avrebbe subito gli abusi denunciati.
Ma i ragazzini contattati tramite chat dovrebbero essere almeno quattro e nelle carte della Procura vi sarebbe anche la testimonianza di una delle presunte vittime. Nel maggio 2022, all’udienza di convalida del fermo davanti al gip di Novara, il senegalese si era avvalso della facoltà di non rispondere.
Intanto, a dicembre dello scorso anno sarebbero arrivate nuove e pesanti accuse. Lo rivela il quotidiano Il Mattino. Gli inquirenti avrebbero appurato che le stesse modalità di adescamento sarebbero state poste in essere nei confronti di altri minorenni, circuiti dietro la promessa di piccole somme di denaro.
A denunciare per prima era stata una madre preoccupata da una foto scabrosa e dai messaggi sospetti letti sul telefonino del figlio allora undicenne.