Adesso il Cem piace a tutti: un futuro di spettacoli

Adesso il Cem piace a tutti: un futuro di spettacoli
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VERBANIA - Adesso il Centro eventi multifunzionale, che ha animato le cronache politiche durante il passato ciclo amministrativo citato con l’acronimo Cem, piace a tutti. Al netto dell’acronimo che, in apertura della serata di presentazione giovedì 22 a villa Giulia, il sindaco Silvia Marchionini ha definito ‘ex’ in attesa del nuovo nome per trovare il quale ha annunciato il bando d’un concorso con 200 euro in palio al vincitore. Non soltanto agli esponenti delle associazioni culturali intervenute, che attendono da anni un contenitore per le loro iniziative, ma a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale. Al Pd, che per bloccare l’iniziativa della precedente amministrazione aveva presentato ricorsi in più d’una sede. Che, parole del sindaco, sta cercando di trasformarlo da «problema in risorsa». A Forza Italia che, memore degli attacchi passati, ritiene «l’indicazione da parte dell’amministrazione comunale delle linee guida entro le quali intende muoversi per mettere a frutto la gestione della struttura ed anche i numerosi interventi seguiti da parte di operatori culturali verbanesi, impegnati nel teatro e nella musica ma non solo, sconfessa platealmente e radicalmente il profluvio di contumelie e di attacchi. Attacchi spesso strumentali, nel quadriennio 2009-2013, di certa sinistra non rassegnata alla cancellazione del precedente progetto in piazza Fratelli Bandiera, indirizzati alla precedente amministrazione di centrodestra per giustificare la propria permanenza sulla scena politica cittadina». Al club Forza Silvio, che rende onore al merito dell’ex-sindaco Marco Zacchera, presente tra il pubblico, per aver sostenuto il progetto nonostante gli attacchi subiti. Ad oppositori critici come Renato Brignone (Sinistra & Ambiente), intervenuto giovedì con un discorso più 

VERBANIA - Adesso il Centro eventi multifunzionale, che ha animato le cronache politiche durante il passato ciclo amministrativo citato con l’acronimo Cem, piace a tutti. Al netto dell’acronimo che, in apertura della serata di presentazione giovedì 22 a villa Giulia, il sindaco Silvia Marchionini ha definito ‘ex’ in attesa del nuovo nome per trovare il quale ha annunciato il bando d’un concorso con 200 euro in palio al vincitore. Non soltanto agli esponenti delle associazioni culturali intervenute, che attendono da anni un contenitore per le loro iniziative, ma a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale. Al Pd, che per bloccare l’iniziativa della precedente amministrazione aveva presentato ricorsi in più d’una sede. Che, parole del sindaco, sta cercando di trasformarlo da «problema in risorsa». A Forza Italia che, memore degli attacchi passati, ritiene «l’indicazione da parte dell’amministrazione comunale delle linee guida entro le quali intende muoversi per mettere a frutto la gestione della struttura ed anche i numerosi interventi seguiti da parte di operatori culturali verbanesi, impegnati nel teatro e nella musica ma non solo, sconfessa platealmente e radicalmente il profluvio di contumelie e di attacchi. Attacchi spesso strumentali, nel quadriennio 2009-2013, di certa sinistra non rassegnata alla cancellazione del precedente progetto in piazza Fratelli Bandiera, indirizzati alla precedente amministrazione di centrodestra per giustificare la propria permanenza sulla scena politica cittadina». Al club Forza Silvio, che rende onore al merito dell’ex-sindaco Marco Zacchera, presente tra il pubblico, per aver sostenuto il progetto nonostante gli attacchi subiti. Ad oppositori critici come Renato Brignone (Sinistra & Ambiente), intervenuto giovedì con un discorso più propositivo che critico pur essendosi opposto a tutte le delibere relative all’ormai ex-Cem votando contro il consiglio comunale. A Roberto Campana, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, che commenta positivamente il recepimento da parte della giunta delle richieste di modifica avanzate in commissione Lavori pubblici, non soltanto del suo gruppo ma anche delle altre minoranze e della stessa maggioranza. Per inciso: il Movimento 5 Stelle nell’estate 2013 aveva, in un incontro con il commissario straordinario Michele Mazza e una iniziativa parlamentare del suo deputato Davide Crippa, tentato di bloccare in extremis il progetto a cantiere appena avviato. Una standing ovation, insomma. Sul futuro utilizzo della struttura, prima l’assessore con delega specifica Cinzia Vallone poi la collega a Turismo e Cultura Monica Abbiati, hanno delineato il quadro. Spettacoli soprattutto: teatro, professionale e amatoriale, musica con una particolare attenzione all’opera, ma contemporanea non classica, per avvicinare i giovani. Il sindaco ha lanciato l’obiettivo più ambizioso: «Farne un punto di riferimento per la movida, dai ventenni ai cinquantenni, di tutto il Lago Maggiore non esistendo, al momento, strutture adeguate». Le rassegne teatrali saranno tre: quella di prosa cancellata dopo la chiusura del Vip, i “Lampi sul loggione” che continua a organizzare l’associazione “Lampi sul teatro”, e una rassegna di teatro comico. Spazio anche al cinema. Il ritorno del teatro è un progetto già avviato in collaborazione con il Coccia di Novara, ha rivelato Abbiati «che in questi giorni ha presentato anche per conto nostro una richiesta di contributo al ministero». Una vittoria agro dolce, più agro a giudicare dal motto di nervosismo tradito al momento della battuta di Brignone («una cosa giusta Zacchera l’aveva detta»), per l’ex-sindaco, memore degli attacchi e dei dubbi che, ad un certo punto, avevano minato la stessa maggioranza avviandone lo scioglimento anticipato dell’aprile 2013. 

Mauro Rampinini

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