Il caso

Aeroporto di Malpensa: il Covest fa il punto delle priorità

Per il Comitato è necessario evitare di perdere tempo in ripetizioni e puntare a risolvere le priorità

Aeroporto di Malpensa: il Covest fa il punto delle priorità
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Aeroporto di Malpensa: il Covest fa il punto sulla situazione del lavoro avviato in Provincia e con le Amministrazioni locali per tutelare gli interessi del Piemonte rispetto allo scalo.

Aeroporto di Malpensa: il caso del tavolo tecnico

Secondo i rappresentanti del Covest la Provincia avrebbe creato due osservatori con poteri simili sulle tematiche relative a Malpensa. "La Provincia di Novara - scrivono Elena Strohmenger e Franco Daghio, del Covest - chiama a raccolta il Coordinamento degli Enti locali interessati dalle rotte di Malpensa il giorno 25/05/2021, in modalità telematica e con due punti all’ordine del giorno. Il primo è la revisione della composizione della Segreteria del Coordinamento a seguito dell’ingresso del “Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa”; il secondo la Valutazione istituzione Tavolo Tecnico Continuativo a seguito di richiesta del neonato Comitato, con nota Prot. Prov. 9537 del 1/04/2021.

A proposito del punto 2 rileviamo che:

a) con delibera N.85/2005 del 17 Marzo 2005 la Giunta Provinciale aveva previsto la
“COSTITUZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO QUALE OSSERVATORIO PER IL MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI GENERATI DALL'AEROPORTO DI MALPENSA 2000.”

b) con delibera N.193/2005 del 5 Maggio 2005 la Giunta Provinciale aveva previsto la
“NOMINA DEI COMPONENTI DEL GRUPPO DI LAVORO QUALE OSSERVATORIO PER IL MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI GENERATI DALL'AEROPORTO DI MALPENSA 2000.”

Non si capisce la necessità di prevedere un clone dell’esistente, a meno che qualcuno pensi che se si chiama una Panda Ferrari la Panda abbia prestazioni eccezionali. Dal comunicato in data 23 aprile 2021 apprendiamo che il “Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa” con chiara preveggenza stabiliva l’ordine del giorno del non ancora istituito “Tavolo Tecnico Continuativo”. Riguardo alle problematiche sollevate, il Covest rileva che fanno già parte dell’attività condotta dall’ Osservatorio e delle documentazioni prodotte dalla regione Piemonte, dalla Provincia, dalle Amministrazioni coinvolte e non da ultimo dal Covest".

Le priorità del Covest

"Riteniamo inoltre  - proseguono dal Covest - che si debbano stabilire alcune priorità ed evitare di disperdersi in ripetizioni senza una logica gerarchica.

Il Covest ritiene che le priorità siano:

1) Il Piano D’ Area Malpensa, da sottoporre a VAS.
In questo piano si dovrà stabilire
• il limite di espansione territoriale
• i volumi di traffico di Malpensa compatibile con il territorio,
• le infrastrutture necessarie,
• la valutazione degli impatti cumulativi con la situazione in atto

2) L’ingresso a pieno titolo delle istituzioni Piemontesi nella Commissione Aeroportuale i cui compiti sono:
• classificazione dell’aeroporto in relazione all’inquinamento acustico prodotto;
• definizione delle procedure antirumore;
• definizione delle fasce di pertinenza cui corrispondono i limiti di rumore

Il risultato sarà la definizione del” Piano di Zonizzazione Acustica Aeroportuale che dovrà essere sottoposto a VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Dopo questi passaggi si potranno prevedere le sanzioni".

Il tema delle mappe di vincolo

Il Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa pone da tempo il problema dell’assenza delle Mappe di Vincolo.
A questo proposito facciamo notare che ENAC ha approvato con Decreto Dirigenziale Prot. N. 11784 del 04/02/2016 le Mappe di Vincolo dell’aeroporto di Milano Malpensa. Queste mappe incidono sui Piani Urbanistici dei Comuni, limitando l’uso del territorio. E’ evidente però che non influiscono sulle probabilità e localizzazione di incidente aereo.

Purtroppo rileviamo che dal 2016, con le Mappe di Vincolo approvate, non ci pare siano migliorati gli impatti del rumore, dell’inquinamento atmosferico, e i collegamenti viari. Forse che questi dipendano dai volumi di traffico e non dalle Mappe?? Forse un Piano D’Area che definisca le compatibilità, in termini di volumi di traffico, e le infrastrutture necessarie, risolverebbe alcuni dei problemi esistenti.

Noi valutiamo, ovviamente, in modo positivo la partecipazione di nuovi soggetti competenti e preparati che possano finalmente superare l’incapacità delle Amministrazioni, dei Componenti il Gruppo di Lavoro e del Covest, che in 20 anni non hanno saputo affrontare in modo adeguato il problema.
Ovviamente ci aspettiamo risultati importanti e a breve. Da parte nostra continueremo a dare il nostro contributo e faremo da pungolo per approfondire gli argomenti e ottenere risultati nell’interesse della collettività e dell’ambiente".

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