L’esecuzione di Ahmadreza Djalali spostata di qualche giorno
Il ricercatore si trova in una prigione dell'Iran.
AGGIORNAMENTO
“L’esecuzione di Ahmadreza Djalali è stata posticipata di qualche giorno. Abbiamo ancora il tempo per far cambiare il corso degli eventi, ne siamo convinti. Chiediamo l’aiuto di tutti! #SaveAhmad” così Luca Ragazzoni, ex collega di Djalali a Novara.
La notizia di ieri
Il ricercatore, "novarese d'adozione" per aver lavorato a lungo al Crimedim, Centro di ricerca in medicina dei disastri dell’università, avrebbe le ore contate.
L'esecuzione prevista per oggi
"Ahmadreza Djalali è stato trasferito nella prigione di Rajaei shahr karaj per essere giustiziato oggi. La situazione è drammatica e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti nelle prossime ore". E' questa la terribile notizia che sta circolando negli ultimi minuti.
Ricordiamo che Ahmadreza Djalali è stato condannato in via definitiva a morte da un tribunale iraniano con l’accusa di “spionaggio”. Djalali è stato arrestato dai servizi segreti mentre si trovava in Iran per partecipare a una serie di seminari nelle università di Teheran e Shiraz.
L’Università del Piemonte Orientale è sempre rimasta in contatto con la moglie del ricercatore e ha messo in atto ogni possibile intervento, in accordo con le istituzioni nazionali ed europee, per richiederne la liberazione.
Intanto sulla pagina facebook dell'AIGA Novara (Associazione Giovani Avvocati e praticanti del foro di Novara) è iniziata e proseguirà ad oltranza la Maratona oratoria digitale per chiedere la liberazione del ricercatore Irano - Svedese.