"Al Centro disabili calci e pugni anche in pieno giorno"

"Al Centro disabili calci e pugni anche in pieno giorno"
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GALLIATE - Orrore a Villa Varzi a Galliate, tutto è partito dalle segnalazioni, inizialmente anonime e poi con nome e cognome, da parte di due ex dipendenti della struttura - si tratta per la precisione di un “Centro diurno residenziale per disabili” - struttura che vede(va) al lavoro una quindicina di operatori socio sanitari, dipendenti della cooperativa Elios, che ora ha licenziato i tre arrestati. Si parlava di presunte «condotte maltrattanti… ai danni degli ospiti disabili da parte di talune operatrici socio assistenziali». Dai Carabinieri della locale Stazione alla Procura, che autorizzò l'installazione di un sistema di videosorveglianza disposta nei locali di Villa Varzi, le cui registrazioni (nel periodo fra il 12 e il 22 ottobre scorso) sono ora agli atti. E incastrerebbero i tre operatori (sia chiaro, innocenti fino a condanna definitiva). Gli inquirenti avrebbero assistito in diretta, scrive il gip, a «numerosi atti di violenza posti in essere dagli indagati ai danni degli ospiti della struttura mentre si trovavano nel locale mensa». Per quanto riguarda il primo oss, immortalati nelle giornate del 12, 14, 15, 17 e 20 ottobre. Ad esempio la giornata del 12 ottobre: fra le 15.10 e le 16.25 prende di mira un ospite che soffre di autismo, rannicchiato in terra accanto ad un armadio, con un calcio, un colpo alla nuca (con verosimilmente un cellulare), e un calcio sullo stinco; più tardi, verso le 20.30, sempre stando alle immagini ora a disposizione delle parti, l’operatore per far sedere un ospite sul divano «lo spinge a forza e poi colpisce con il telecomando un altro ospite, e spinge a forza un'altra ospite, mentre era in piedi, verso altra parte della stanza», per poi colpire di nuovo (alle ore 21.14) il soggetto autistico «con un calcio sulle natiche». Non è finita: alle 21.57 «colpisce al capo con il cellulare altro ospite seduto su sedia a rotelle». Scene simili nelle immagini degli altri giorni citati. All’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere.

GALLIATE - Orrore a Villa Varzi a Galliate, tutto è partito dalle segnalazioni, inizialmente anonime e poi con nome e cognome, da parte di due ex dipendenti della struttura - si tratta per la precisione di un “Centro diurno residenziale per disabili” - struttura che vede(va) al lavoro una quindicina di operatori socio sanitari, dipendenti della cooperativa Elios, che ora ha licenziato i tre arrestati. Si parlava di presunte «condotte maltrattanti… ai danni degli ospiti disabili da parte di talune operatrici socio assistenziali». Dai Carabinieri della locale Stazione alla Procura, che autorizzò l'installazione di un sistema di videosorveglianza disposta nei locali di Villa Varzi, le cui registrazioni (nel periodo fra il 12 e il 22 ottobre scorso) sono ora agli atti. E incastrerebbero i tre operatori (sia chiaro, innocenti fino a condanna definitiva). Gli inquirenti avrebbero assistito in diretta, scrive il gip, a «numerosi atti di violenza posti in essere dagli indagati ai danni degli ospiti della struttura mentre si trovavano nel locale mensa». Per quanto riguarda il primo oss, immortalati nelle giornate del 12, 14, 15, 17 e 20 ottobre. Ad esempio la giornata del 12 ottobre: fra le 15.10 e le 16.25 prende di mira un ospite che soffre di autismo, rannicchiato in terra accanto ad un armadio, con un calcio, un colpo alla nuca (con verosimilmente un cellulare), e un calcio sullo stinco; più tardi, verso le 20.30, sempre stando alle immagini ora a disposizione delle parti, l’operatore per far sedere un ospite sul divano «lo spinge a forza e poi colpisce con il telecomando un altro ospite, e spinge a forza un'altra ospite, mentre era in piedi, verso altra parte della stanza», per poi colpire di nuovo (alle ore 21.14) il soggetto autistico «con un calcio sulle natiche». Non è finita: alle 21.57 «colpisce al capo con il cellulare altro ospite seduto su sedia a rotelle». Scene simili nelle immagini degli altri giorni citati. All’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Paolo Viviani

leggi il servizio sul Corriere di Novara di sabato 21 Novembre

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