Alla sbarra per tentata rapina: assolti perché il fatto non sussiste
NOVARA - La persona offesa, colei che aveva allertato le Forze dell’Ordine, riferendo di essere stata vittima di una tentata rapina, non si è mai presentata in udienza a Palazzo Fossati. Una situazione che, martedì mattina in Tribunale a Novara, ha portato all’assoluzione di tre giovani di origine marocchina, tutti residenti in città e tutti difesi dall’avvocato Davide Occhipinti. Un’assoluzione perché il fatto non sussiste.
I tre sono finiti alla sbarra per tentata rapina ai danni di una prostituta romena di 25 anni, che avrebbero ‘abbordato’ in corso della Vittoria due anni fa. Quella sera la donna aveva chiamato la Polizia, raccontando di essere stata agganciata per una prestazione e che i tre, al suo rifiuto, avevano cercato di rapinarla di quanto guadagnato. La Polizia era intervenuta e li aveva individuati. Il pm aveva chiesto 3 anni di carcere. Tutti e tre hanno rigettato gli addebiti, negando di aver cercato di derubarla. L’avvocato Occhipinti aveva chiesto l’assoluzione, sostenendo come i contorni della vicenda siano ancora oggi poco chiari.
mo.c.
NOVARA - La persona offesa, colei che aveva allertato le Forze dell’Ordine, riferendo di essere stata vittima di una tentata rapina, non si è mai presentata in udienza a Palazzo Fossati. Una situazione che, martedì mattina in Tribunale a Novara, ha portato all’assoluzione di tre giovani di origine marocchina, tutti residenti in città e tutti difesi dall’avvocato Davide Occhipinti. Un’assoluzione perché il fatto non sussiste.
I tre sono finiti alla sbarra per tentata rapina ai danni di una prostituta romena di 25 anni, che avrebbero ‘abbordato’ in corso della Vittoria due anni fa. Quella sera la donna aveva chiamato la Polizia, raccontando di essere stata agganciata per una prestazione e che i tre, al suo rifiuto, avevano cercato di rapinarla di quanto guadagnato. La Polizia era intervenuta e li aveva individuati. Il pm aveva chiesto 3 anni di carcere. Tutti e tre hanno rigettato gli addebiti, negando di aver cercato di derubarla. L’avvocato Occhipinti aveva chiesto l’assoluzione, sostenendo come i contorni della vicenda siano ancora oggi poco chiari.
mo.c.