Il caso

Allarme bocconi avvelenati ad Agrate Conturbia

Se non fosse stato per il veterinario, la cagnolina sarebbe probabilmente morta

Allarme bocconi avvelenati ad Agrate Conturbia
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Allarme bocconi avvelenati nella campagne di Agrate Conturbia: il racconto di una padrona di cani.

Allarme bocconi avvelenati durante la passeggiata

Una singolare e crudele ironia della sorte è toccata a Wendy, una cagnolina che il giorno del suo compleanno ha rischiato di morire. Nei giorni scorsi la sua padrona Ylenia Boggio l'ha portata in passeggiata e l’animale ha ingoiato alcuni bocconi avvelenati. Fortunatamente si è salvata.

Il racconto dell'incidente

"Ha festeggiato male il suo compleanno di otto mesi - racconta Boggio - erano più o meno le 16.30 e in un campo di granoturco Wendy si è bloccata. E' un beagle-segugio e vive costantemente con il muso a terra, ha preso qualcosa dalla paglia e, dopo altri venti minuti di camminata ha iniziato a tremare e a muovere la bocca in bocca in modo strano. Dato che peggiorava velocemente, l'ho portata da un veterinario a Castelletto Ticino che le ha praticato la lavanda gastrica e un clistere. E' stata tenuta sotto flebo tutta la notte, data la sostanza tossica riscontrata nel suo corpo. Non c'era garanzia che sarebbe sopravvissuta. Il giorno dopo per fortuna si è svegliata".

La denuncia ai carabinieri

"Io intanto ho chiamato i carabinieri forestali  - prosegue la padrona - che sono venuti a ispezionare la zona e ho sporto denuncia contro ignoti. Qualche giorno dopo i militari sono tornati con l'Asl di Novara, la vigilessa di Borgo Ticino e un tecnico dotato di cane molecolare. Hanno trovato quattro punti di terreno in cui era presente la sostanza, anche se a occhio nudo non si vedeva nulla, l'Asl analizzerà quindi i campioni. Wendy ora sta bene: altri controlli dicono che il suo fegato non è rimasto colpito. Di solito stiamo fuori un'ora, ma quel giorno per caso sono rientrata dopo 20 minuti, ci ha baciato la fortuna. Spero che non succeda mai al colpevole di essere avvelenato. Per me un cane è come una persona e non merita certo di fare una brutta fine per un gesto tanto folle. Oltretutto viviamo in campagna e dovremmo avere una sensibilità più accentuata nei confronti dell’ambiente. Né tantomeno quello può essere un sistema per gestire gli animali selvatici. Ho comprato una museruola e comunque non andrò più in quel punto, mi è sembrato giusto fare una pubblica denuncia dell'accaduto".

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