Analisi incidenti: diminuiscono nel Novarese

Analisi incidenti: diminuiscono nel Novarese
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Anche se gli ultimi episodi verificatisi lungo le strade novaresi sembrano aumentarne il numero, i primi dati elaborati da Ires Piemonte circa le rilevazioni relative all’anno 2015, dicono che dopo una temporanea inversione di tendenza rispetto a un trend positivo che durava ormai da alcuni anni, nell’ultimo anno il incidenti sembrano essere diminuiti. È una nota lieta per la Regione, perché in controtendenza rispetto al contesto europeo, che pare aver interrotto il percorso virtuoso di miglioramento delle condizioni di sicurezza sulle strade. Complessivamente, nel 2015 è calato del 2,7% il numero degli incidenti stradali in Piemonte (11.128), del 7,2 % quello dei morti (246) e dell’1,1 quello dei feriti (16.271 ). Con un decremento delle vittime del 25% rispetto al 2010, il Piemonte è in linea con il percorso previsto per il conseguimento dell’obiettivo europeo di dimezzamento dei morti al 2020. Proprio nella provincia di Novara si osserva il miglioramento più significativo nella riduzione della mortalità si osserva nella provincia di Novara, mentre si consolidano piccoli miglioramenti nelle province di Vercelli, Biella e VCO. Stabile la situazione nell’Alessandrino. Più preoccupante il bilancio 2015 della provincia di Cuneo, che mostra un lieve incremento del fenomeno sia in termini di morti che di feriti. Anche l’analisi rispetto alla tipologia di “categoria a rischio” mostra che nel 2015 i giovani che hanno perso la vita in un incidente stradale sono 42 (17% delle vittime) e quelli che sono rimasti feriti 4.040 pari al 25% dei feriti totali. L’incidentalità stradale in Piemonte si conferma essere un fenomeno prettamente urbano. Anche nel 2015 il 73% dei sinistri (8.104 su 11.128) avviene infatti nei centri abitati. All’opposto, la mortalità è più elevata in ambito extraurbano, dove il 27% degli incidenti causa ben il 62% delle vittime. Aumentano gli incidenti mortali sulle autostrade (15% di vittime in più), gli incidenti e i ferimenti sulle strade comunali extraurbane (+19% e +68%, rispettivamente); da rilevare il ridimensionamento delle criticità per le strade statali fuori dall’abitato (-10% dei feriti). Dal punto di vista dell’utenza coinvolta il 2015 si contraddistingue per un calo apprezzabile degli infortuni mortali per la popolazione anziana (con più di 65 anni) (-21%), mentre un campanello di allerta suona per i giovani ventenni le cui vittime quasi raddoppiano (29 nel 2015, a fronte di 15 nel 2014). La sicurezza stradale per gli utenti deboli, nel loro complesso, migliora più che per il totale degli utenti (-15% di morti a fronte di -7% per il totale della regione): il miglioramento riguarda soprattutto i pedoni, mentre è da registrare un aggravamento della situazione dei motociclisti per quali cresce il numero di vittime mortali (+3) e di feriti (+9%).

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