Anche ‘buoni pasto’ per comprare la droga: la Finanza arresta due pusher
NOVARA - Due spacciatori extracomunitari arrestati; oltre 20.000 euro in contanti e diversi grammi di cocaina e marijuana pronti allo smercio sequestrati.Questo il bilancio di una operazione di servizio - denominata “Last Minute” e coordinata dalla Procura di Busto Arsizio (PM Dott.ssa Raffaella Zappatini) - che ha visto la Guardia di Finanza di Novara e la Polizia Locale di Vigevano unite per contrastare il traffico di stupefacenti.L'attività ha tratto avvio lo scorso mese di dicembre, quando la Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Novara ha iniziato ad investigare su un fiorente mercato di spaccio di droghe intrapreso da due cittadini marocchini in una località boschiva del Comune di Vanzaghello (Mi).Le intercettazioni telefoniche disposte dalla Procura lombarda svelavano ai Finanzieri i retroscena di un sistema estremamente dinamico ed efficace posto in essere per evitare i controlli delle Forze dell'Ordine: venivano accettate “ordinazioni” di droga solo da clienti ben noti, i quali venivano puntualmente monitorati in tutte le fasi di avvicinamento al bosco; ogni viso “sospetto”, poi, determinava la prudenziale fuga dei pusher all'interno della vastissima area verde.Ma le vere sorprese, per le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia tributaria, erano costituite dalle modalità con cui taluni acquirenti, forse in difficoltà economiche, proponevano di regolare le transazioni: oltre alle canoniche richieste di credito, in un caso una giovane cliente proponeva ai fornitori di accettare dei “tickets restaurant” in cambio delle dosi.Un altro acquirente suggeriva, dal par suo, riferisce la Finanza in una nota stampa, “il “baratto” con alcuni telefoni cellulari garantiti come “nuovissimi””.Acquisite modalità e dinamiche dello spaccio, non restava che passare alla fase finale. In manette son finiti A.E.H., marocchino del 1982, e K.S., anche lui marocchino, classe 1983.
NOVARA - Due spacciatori extracomunitari arrestati; oltre 20.000 euro in contanti e diversi grammi di cocaina e marijuana pronti allo smercio sequestrati.Questo il bilancio di una operazione di servizio - denominata “Last Minute” e coordinata dalla Procura di Busto Arsizio (PM Dott.ssa Raffaella Zappatini) - che ha visto la Guardia di Finanza di Novara e la Polizia Locale di Vigevano unite per contrastare il traffico di stupefacenti.L'attività ha tratto avvio lo scorso mese di dicembre, quando la Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Novara ha iniziato ad investigare su un fiorente mercato di spaccio di droghe intrapreso da due cittadini marocchini in una località boschiva del Comune di Vanzaghello (Mi).Le intercettazioni telefoniche disposte dalla Procura lombarda svelavano ai Finanzieri i retroscena di un sistema estremamente dinamico ed efficace posto in essere per evitare i controlli delle Forze dell'Ordine: venivano accettate “ordinazioni” di droga solo da clienti ben noti, i quali venivano puntualmente monitorati in tutte le fasi di avvicinamento al bosco; ogni viso “sospetto”, poi, determinava la prudenziale fuga dei pusher all'interno della vastissima area verde.Ma le vere sorprese, per le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia tributaria, erano costituite dalle modalità con cui taluni acquirenti, forse in difficoltà economiche, proponevano di regolare le transazioni: oltre alle canoniche richieste di credito, in un caso una giovane cliente proponeva ai fornitori di accettare dei “tickets restaurant” in cambio delle dosi.Un altro acquirente suggeriva, dal par suo, riferisce la Finanza in una nota stampa, “il “baratto” con alcuni telefoni cellulari garantiti come “nuovissimi””.Acquisite modalità e dinamiche dello spaccio, non restava che passare alla fase finale. In manette son finiti A.E.H., marocchino del 1982, e K.S., anche lui marocchino, classe 1983.
Nel corso delle operazioni di fermo, vano si è rivelato il tentativo disperato di A.E.H. (noto nell'ambiente dei tossicodipendenti con il soprannome di “Simone il baffo”) di disfarsi di alcuni telefonini gettandoli in una scarpata.Inoltre, sono stati individuati nei pressi del boschetto di Vanzaghello alcuni acquirenti, che non hanno potuto far altro che confermare la propria fidelizzazione ai due fornitori arrestati.Grazie alla proficua collaborazione instaurata con la Polizia Locale di Vigevano, i Finanzieri sono anche riusciti, dopo reiterate attività di appostamento e pedinamento, ad individuare due alloggi a Vigevano, dove i due cittadini nordafricani soggiornavano.Le perquisizioni locali, effettuate anche con l'ausilio del Nucleo Cinofili della prefata Polizia Municipale, determinavano il rinvenimento di oltre 20.000 euro in contanti e di modesti quantitativi di cocaina e marijuana.I due magrebini sono stati associati alla casa circondariale di Busto Arsizio, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente. “Fa dolorosamente riflettere - commenta il colonnello Giovanni Casadidio, Comandante delle Fiamme Gialle novaresi - come ormai per tanti giovani riuscire a procurarsi le sostanze stupefacenti costituisca di fatto un interesse primario di vita, tanto da rendere persino disposti (come nel citato caso dei “buoni pasto”) a rinunziare a generi di prima necessità come i viveri alimentari”.
mo.c.