Questura

Anni di angherie contro la moglie: divieto di avvicinamento per un 66enne novarese

Dopo la minaccia di ucciderla, la donna si è rivolta alla polizia

Anni di angherie contro la moglie: divieto di avvicinamento per un 66enne novarese
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La Polizia di Stato di Novara, il 10 Aprile 2023, ha provveduto all’applicazione delle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un uomo di 66 anni.

I fatti

L’uomo, secondo l’ipotesi investigativa, si sarebbe reso responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie, in quanto teneva nei confronti della donna continue condotte vessatorie, costituite da minacce e aggressioni verbali, rendendo la vita della signora particolarmente dolorosa.

La situazione era divenuta insostenibile e la donna viveva ormai in uno stato di paura, di ansia e di prostrazione morale, al punto da decidere di lasciare la casa familiare per salvaguardare la propria incolumità. Le indagini svolte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Novara portavano alla luce un quadro familiare complesso: l’uomo in questione era affetto da disturbi depressivi e di ansia che l’avevano portato ad abusare di sostanze alcoliche aggravando ulteriormente i suoi comportamenti intimidatori nei confronti della moglie.

La signora, nonostante tutto, aveva deciso di rimanere vicina al marito e di prendersi cura di lui e, tra alti e bassi, per molti anni aveva voluto mantenere in piedi questo precario legame affettivo sopportando le angherie subite continuamente. Il marito, recentemente, era diventato particolarmente irascibile ed aggressivo con la moglie, al punto da indurla a temere per la propria incolumità.

Negli ultimi mesi l’uomo tornava a casa sempre ubriaco e la moglie, temendo per la propria vita, aveva contattato le Forze di Polizia, dopo che il marito l’aveva minacciata di morte. In quella circostanza la donna decideva di abbandonare definitivamente la casa familiare e veniva ospitata da amici e parenti per alcuni mesi, senza far più ritorno presso l’abitazione coniugale, che peraltro era di proprietà della donna, nemmeno per prelevare i propri effetti personali per il timore di ritorsioni più gravi da parte del marito, fino a quando con l’esecuzione delle misure cautelari emesse a seguito delle indagini di Questa Squadra Mobile, poteva finalmente fare ritorno nella propria abitazione.

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