Appartamenti hard a Comignago: il testimone ritratta

Una svolta nel processo che non convince il pubblico ministero

Appartamenti hard a Comignago: il testimone ritratta
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Appartamenti hard in località Mottalunga: nel corso del processo a carico dell'avvocato trecatese Manuel Ruffier il testimone ha ritrattato.

Appartamenti hard: in aula un nuovo capitolo della vicenda

Si torna in aula ad aprile, nel processo per favoreggiamento alla prostituzione che vede sul banco degli imputati il 47enne avvocato di Trecate, Manuel Ruffier. Ad accusare il professionista novarese, l’imprenditore Antonio Della Costa, presunto procacciatore di clienti che, però, nel corso dell’ultima udienza in tribunale, lunedì 11 febbraio scorso a Novara, in qualità di testimone, ha ritrattato.

Secondo l'accusa nell'appartamento due donne erano costrette a prostituirsi

I fatti al centro del procedimento risalgono agli anni scorsi. Secondo la procura di Novara, che all’epoca svolse le indagini insieme ai carabinieri, Ruffier avrebbe trasformato un appartamento di proprietà della moglie, in località Mottalunga di Comignago, in una vera e propria casa a luci rosse che lui stesso, sempre secondo l’accusa, avrebbe frequentato. A offrire le prestazioni di natura sessuale sarebbero state due giovani di nazionalità ucraina, segretate e a quanto pare costrette a concedersi ai clienti.

Una svolta che non convince il pubblico ministero

Ruffier ha sempre negato gli addebiti. Ai tempi delle indagini, dopo che l’attività illecita dell’appartamento era venuta alla luce, proprio Della Costa aveva indicato agli investigatori il nome dell’avvocato trecatese quale una delle persone coinvolte. Ma l’altro giorno in aula, a sorpresa, ha ritrattato, affermando che lui non procurava clienti per quelle ragazze e che Ruffier, pur essendo il suo legale, non faceva parte di quel giro di prostituzione. Il pubblico ministero Francesca Celle ha sottolineato l’incongruenza con le dichiarazioni rese in passato. Se su Della Costa siano state fatte o no pressioni, non è dato saperlo. La prossima udienza è stata fissata in calendario per il mese di aprile. Nell’ambito della stessa vicenda Della Costa - in questi giorni testimone, a suo tempo imputato - aveva già patteggiato la pena di 2 anni, mentre gli sfruttatori rumeni erano stati condannati a 4.

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