Arco di Palmira ad Arona: iniziato il count down

Arco di Palmira ad Arona: iniziato il count down
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ARONA - Il conto alla rovescia è iniziato. La riproduzione 3D dell’Arco di Palmira, “trionferà” ad Arona per tre mesi. Il monumento, la cui struttura originale simbolo della città siriana e dedicata all’imperatore romano Settimio Severo, venne distrutto nel 2015 da un gruppo jihadista, è stato riprodotto in scala utilizzando la stampa 3D dall’Institute for Digital Archeology di Oxford e realizzata con il supporto di Torart, azienda di Carrara. Dopo essere stato esposto a Londra, New York, Dubai e, per un breve periodo, al G7 culturale di Firenze, approda in città per «un evento internazionale» (realizzato grazie anche a diverse sponsorizzazioni che superano i 50 mila euro) ha commentato il sindaco Alberto Gusmeroli giovedì nella sala Tommaso Moro in municipio. La location scelta è quella di piazza San Graziano, non un caso. Qui vi è il Museo civico archeologico, intitolato l’estate scorsa a Khaled al-Asaad. Proprio l’intitolazione al noto archeologo siriano, custode del sito di Palmira, ucciso dai miliziani dell’Isis ha acceso nella mente di una studentessa diciottenne del liceo classico Fermi, Olivia Neil-Jones un’idea di riflessione e di conoscenza, ipotizzando una mostra. Ma è avvenuto di più. E’ lei il trait d’union tra la città di Arona e l’Ida per questo “arrivo” eccezionale dal «forte valore simbolico e messaggio di pace» sottolinea Gusmeroli. “Passing through, moving forward” il titolo, «un progetto di rigenerazione» aggiunge Olivia Neil-Jones perché «passando attraverso il buio della distruzione si può andare oltre» spiega l’assessore alla Cultura Chiara Autunno. L’inaugurazione il 29 aprile alle 20,30 con «una cerimonia emozionante e suggestiva» in un intreccio di luci e musica. Ad aprire l’evento la Nuova filarmonica aronese seguita da una performance della cantautrice diciannovenne Matilde Mirotti di Pisano (attualmente vive a Londra) ed infine il tenore Giorgio Casciarri che proporrà “Nessun dorma” e il soprano Sara Cervasio diretti dal maestro Paolo Beretta «artisti che si esibiranno gratuitamente» sottolinea il sindaco. A seguire lo spettacolo della durata di 15-20 minuti, e che verrà ripetuto ogni giorno, realizzato dallo scenografo Sebastiano Romano. «Immergeremo il pubblico in un caleidoscopio di emozioni». In concomitanza con i 120 giorni di permanenza dell’arco ci saranno una serie di iniziative, alcune ancora in fase di definizione, un progetto con le scuole, laboratori didattici rivolti ai ragazzi (il 30 e 1 maggio) un sito web, l’intevento del critico d’arte Vittorio Sgarbi il 30 giugno organizzato dall’Unitre e una mostra di approfondimento. Sarà allestita nell’adiacente museo, un connubio tra storia e tecnologia, ad ingresso gra- tuito: «Ospiterà oltre a materiale fotografico - spiega l’assessore Autunno - anche la riproduzione della chiave di volta dell’Arco. Sarà possibile vederlo da vicino e toccarlo».
Maria Nausica Bucci

ARONA - Il conto alla rovescia è iniziato. La riproduzione 3D dell’Arco di Palmira, “trionferà” ad Arona per tre mesi. Il monumento, la cui struttura originale simbolo della città siriana e dedicata all’imperatore romano Settimio Severo, venne distrutto nel 2015 da un gruppo jihadista, è stato riprodotto in scala utilizzando la stampa 3D dall’Institute for Digital Archeology di Oxford e realizzata con il supporto di Torart, azienda di Carrara. Dopo essere stato esposto a Londra, New York, Dubai e, per un breve periodo, al G7 culturale di Firenze, approda in città per «un evento internazionale» (realizzato grazie anche a diverse sponsorizzazioni che superano i 50 mila euro) ha commentato il sindaco Alberto Gusmeroli giovedì nella sala Tommaso Moro in municipio. La location scelta è quella di piazza San Graziano, non un caso. Qui vi è il Museo civico archeologico, intitolato l’estate scorsa a Khaled al-Asaad. Proprio l’intitolazione al noto archeologo siriano, custode del sito di Palmira, ucciso dai miliziani dell’Isis ha acceso nella mente di una studentessa diciottenne del liceo classico Fermi, Olivia Neil-Jones un’idea di riflessione e di conoscenza, ipotizzando una mostra. Ma è avvenuto di più. E’ lei il trait d’union tra la città di Arona e l’Ida per questo “arrivo” eccezionale dal «forte valore simbolico e messaggio di pace» sottolinea Gusmeroli. “Passing through, moving forward” il titolo, «un progetto di rigenerazione» aggiunge Olivia Neil-Jones perché «passando attraverso il buio della distruzione si può andare oltre» spiega l’assessore alla Cultura Chiara Autunno. L’inaugurazione il 29 aprile alle 20,30 con «una cerimonia emozionante e suggestiva» in un intreccio di luci e musica. Ad aprire l’evento la Nuova filarmonica aronese seguita da una performance della cantautrice diciannovenne Matilde Mirotti di Pisano (attualmente vive a Londra) ed infine il tenore Giorgio Casciarri che proporrà “Nessun dorma” e il soprano Sara Cervasio diretti dal maestro Paolo Beretta «artisti che si esibiranno gratuitamente» sottolinea il sindaco. A seguire lo spettacolo della durata di 15-20 minuti, e che verrà ripetuto ogni giorno, realizzato dallo scenografo Sebastiano Romano. «Immergeremo il pubblico in un caleidoscopio di emozioni». In concomitanza con i 120 giorni di permanenza dell’arco ci saranno una serie di iniziative, alcune ancora in fase di definizione, un progetto con le scuole, laboratori didattici rivolti ai ragazzi (il 30 e 1 maggio) un sito web, l’intevento del critico d’arte Vittorio Sgarbi il 30 giugno organizzato dall’Unitre e una mostra di approfondimento. Sarà allestita nell’adiacente museo, un connubio tra storia e tecnologia, ad ingresso gra- tuito: «Ospiterà oltre a materiale fotografico - spiega l’assessore Autunno - anche la riproduzione della chiave di volta dell’Arco. Sarà possibile vederlo da vicino e toccarlo».
Maria Nausica Bucci

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