Cordoglio

Arona in lutto per l'infermiera e volontaria Lieta Brazzolotto

Ha lavorato alla clinica Salvatore Maugeri di Veruno ed era molto attiva nel volontariato

Arona in lutto per l'infermiera e volontaria Lieta Brazzolotto
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Arona in lutto per Lietta Brazzolotto, ha prestato servizio al Centro Incontro Valli e alla Consulta femminile.

Arona in lutto per Lieta

Avrebbe compiuto gli anni tra pochi giorni Lieta Brazzolotto, vedova Boschetto aronese d’adozione, ma nata a Mira in provincia di Venezia, stroncata improvvisamente da un arresto cardiaco nella serata di lunedì 22 giugno. Durante la sua lunga e intensa vita aveva lavorato in qualità di infermiera professionale e caposala alla clinica Maugeri di Veruno fino alla pensione. Molto generosa di natura, si è sempre prodigata per gli altri iscrivendosi a varie associazioni di volontariato tra cui Forti e Serene. "Era molto attiva al Centro Incontro Valli, dove contribuiva alla buona riuscita delle varie iniziative rivolte agli anziani. Ricordo in particolare il suo interessamento per avere un lettino per il linfo-drenaggio, che tuttora utilizziamo – dice di lei la presidente Giovanna Alloni – una persona effervescente, una “presenza” che ricordo con tanto affetto, molto spontanea e che diceva sempre la sua".

Molto attiva anche tra i soci Coop

La ricorda con affetto anche Maura Spotti: "Noi della Consulta Femminile la ricordiamo per la sua tenacia nel battersi per i diritti delle donne e di tutte le persone più fragili e per il suo attento impegno in prima persona verso gli altri. Nonostante non godesse di ottima salute, era infatti sempre molto presente e disponibile con tutti e si è sempre data un gran da fare anche quando ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del sodalizio".  E’ stata anche presidente dei Soci Coop, per i quali ha organizzato numerose gite culturali in tutta Italia e le tradizionali feste danzanti estive. Quando i problemi di salute hanno iniziato a limitare un po’ la sua mobilità non si è persa d’animo, ma anzi si è fatta promotrice di corsi di ginnastica dolce dedicati a chi aveva varie patologie. In questo si avvaleva dell’esperienza acquisita negli anni trascorsi prestando servizio alla Maugeri a contatto con i degenti e i fisioterapisti.

Il ricordo del figlio

"Molto forte di carattere, al punto che in famiglia e sul lavoro era scherzosamente chiamata “la marescialla” , era in realtà molto disponibile in generale verso tutti – dice di lei il figlio Mario – in particolare verso i nipoti Francesco, che da qualche anno l’aveva resa bisnonna, e Federico. Ci mancherà il suo dinamismo e la sua grande voglia di fare che ha mantenuto intatti fino alla fine".

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