Cordoglio

Arona in lutto per Lino Cannone: per tutta la vita ha lottato per Dagnente

Nel corso degli anni presentò numerose petizioni per chiedere conto della mancanza di servizi nella frazione

Arona in lutto per Lino Cannone: per tutta la vita ha lottato per Dagnente
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Arona in lutto per Lino Cannone, storico volontario dell'associazione Felice Cavallotti, ora Pro loco della frazione, e primo firmatario di una serie di petizioni per la richiesta di servizi per Dagnente.

Un legame profondissimo con la frazione

Pur non essendo originario della frazione, con gli anni Lino Cannone era diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti i residenti di Dagnente. E oggi che lui non c’è più, a sentire forte la sua mancanza sono in primo luogo gli abitanti della frazione, ma anche l’intera comunità di Arona.
86 anni, Lino Cannone era originario della zona di Milano, ma da oltre 60 anni viveva a Dagnente e non mancava di dimostrare con le parole e con i fatti l’orgoglio di far parte di quella comunità, di quel luogo così unico e immerso nella storia.

Il ricordo degli amici volontari

"Lino amava moltissimo Dagnente - dice Giuseppe Guenzi a nome di tutti i soci della Pro loco Felice Cavallotti, l’associazione turistica della frazione aronese - tanti anni fa, quando ancora viveva a Milano, conosceva già la nostra fantastica frazione perché ci veniva a passare dei periodi di villeggiatura. Ed è così che si è innamorato prima di questi luoghi e poi della sua futura moglie, Bruna Carnelli. Ha fatto parte per un periodo della nostra associazione, quando ancora non era una Pro loco. Lino ricopriva il ruolo di consigliere ed era particolarmente attivo in tutte le iniziative che si organizzavano qui. E poi, anche dall’esterno dell’associazione, è diventato un punto di riferimento per tutto ciò che riguardava le conquiste civili e sociali della frazione".

Il grande impegno civile e la stagione delle petizioni

Lino Cannone si è fatto promotore negli anni delle battaglie per il decoro del cimitero, per l’aumento del numero dei parcheggi e, più in generale, per il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti di Dagnente. Numerose sono state le petizioni nelle quali la sua era la prima firma, numerose le lettere inviate al nostro giornale per chiedere all’Amministrazione di intervenire nelle situazioni di maggiore emergenza.
Come Felice Cavallotti, che era di Milano ma si era innamorato di Dagnente, tanto da decidere di esservi sepolto, così Lino Cannone aveva trovato nella frazione la sua serenità e la sua dimensione ideale. In tanti sabato 10 dicembre si sono stretti al dolore della moglie Bruna, dei figli Gianluca e Raffaella e dei nipoti per la sua scomparsa. Mancherà a loro e certamente anche a tutta la comunità di cui era diventato il decano.

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