Polemica

Arona: macchine uccidi-virus o semplici purificatori d'aria?

Scontro tra Gusmeroli e il consigliere di minoranza Buttà.

Arona: macchine uccidi-virus o semplici purificatori d'aria?
Pubblicato:
Aggiornato:

<Succoso> il botta e risposta, ampiamente preceduto da polemiche social, in consiglio comunale sui sanificatori d'aria. Sono macchine uccidi-virus come sostiene Gusmeroli, oppure utili giusto per pulire l'aria e contrastare il raffreddore come asserito da Buttà?

L'interrogazione

<Premesso che sono già state ampiamente e dettagliatamente spiegate, tramite nostri comunicati ai media locali, le ragioni per cui abbiamo deciso di affrontare l'argomento dei sanificatori o meglio, come comunicato dal Vice Sindaco Gusmeroli, di "quelle macchine speciali che, sfruttando la tecnologia del plasma freddo, uccidono il covid", allo scopo di rendere pubbliche le risposte, che ci attendiamo, vengano fornite dall'Amministrazione sull'argomento - ha detto Roberto Buttà - Vogliamo quindi conoscere i motivi per cui si decide di far acquistare alla Rsa otto santificatori dal signor Sartore, del Maglificio Sartore M&C snc, che solo il 10 novembre, di fronte ad un notaio di Arona, cambia nome all'Azienda in Sartech, per la commercializzazione ed importazione di apparecchiature meccaniche; sapere perché' a ruota il comune indice, ovviamente non potendo come Ente Pubblico fare altrimenti, una gara ed assegna ad altra Società la fornitura comunale dei santificatori: la Società si chiama Jonix di Padova, che produce macchine certificate e inserite nell'elenco dei dispositivi medici di classe 1. Vogliamo infine conoscere quali certificazioni a sua volta la ditta Sartech ha fornito alla RSA, come garanzia dell'efficacia enunciata dei suoi macchinari>.

Così Gusmeroli

La risposta di Gusmeroli è stata dettagliata, a partire dalle mascherine delle <sarte> aronesi: <All'inizio del primo lockdown, 9 marzo 2020, l'Italia era completamente impreparata all'epidemia. Non si trovavano nemmeno le mascherine e decidemmo di non aspettare cercando di recuperarle da aziende amiche e realizzate noi stessi. Realizzammo 30mila mascherine per Arona e circondario. Ci prendemmo degli "untori" da delle persone ma superammo quell'amarezza perchè bisogna anche pensare in modo innovativo.

A settembre una casa di riposo vicino a noi risultava completamente infettata malgrado la massima attenzione di tutto il personale. Il direttore sanitario è lo stesso della casa di riposo di Arona quindi noi siamo stati presi dalla stessa sua angoscia. Potevamo aspettare e magari un asintomatico avrebbe fatto una strage, invece abbiamo pensato in modo innovativo. Abbiamo innestato due attività preventive: l'acquisto di test rapidi e delle macchine sanificatrici. Il comune ha dato un contributo alla casa di riposo e il direttore sanitario ha dato l'assenso. Le macchine al plasma freddo permettono di sanificare in presenza delle persone. Visto il dramma delle casa di riposo vicina abbiamo deciso queste due attività. Io non vedo la criticità se una ditta prima fa confezioni e dopo commercializza macchine sanificatrici. Le macchine potevano essere consegnate subito. Non abbiamo fatto gare perchè le macchine sono state comprate dalla casa di riposo in pronta consegna. In una settimana ne abbiamo posizionate 8. Poi volevamo mettere a riparo anche il nido e il centro diversamente abili e abbiamo fatto una regolare gara dove hanno partecipato più aziende e ha vinto un'altra azienda (che ha fornito macchine sempre al plasma freddo ma al prezzo più basso), qui abbiamo atteso i tempi della gara che sono stati di oltre un mese. Invece di fare comunicati potevate telefonare al funzionario che si è occupato della gara oppure al sindaco>.

E sulle certificazioni: <La ditta aronese delle 8 macchine alla casa di riposo ha la certificazione Ce, ha una certificazione dell'ente regolatorio cinese del marzo 2020 che le macchine distruggono completamente il virus, ha l'attestazione del dipartimento di medicina molecolare dell'università di Pavia che distrugge il 100% di batteri nell'aria e il 21 febbraio del 2021 il Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Torino ha attestato che le macchine distruggono il 100% del virus covid dopo i primi 60 minuti di funzionamento della macchina. Stragi noi non ne abbiamo avute: ce l'abbiamo messa tutta per difendere i nostri cari>.

La replica

Non convinto Buttà: <La certificazione dell'università di Torino si riferisce al betacoronavirus umano ovvero il raffreddore, l'università di Pavia parla di batteri.
Va bene essere innovativi ma qui si sta parlando della salute delle persone.
La certificazione infine CE non è relativa ai presidi sanitari. Abbiamo fatto bene a comprarli perchè i sanificatori puliscono l'aria ma bisogna dire che non è vero che ammazzano i virus e che dobbiamo stare tranquilli, bisogna essere comunque prudenti>.

Seguici sui nostri canali