Arona, trasfusioni al Cap «scelta innovativa e vincente»

Arona, trasfusioni al Cap «scelta innovativa e vincente»
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ARONA - Trasfusioni di sangue in città, senza doversi recare all’ospedale di Borgomanero. Da qualche tempo è possibile farlo al CAP di Arona. La doppia sede di erogazione delle trasfusioni, - evidenzia in una nota Asl No - “ha potuto dare risposte sempre più adeguate alla maggior domanda di prestazioni”.

Infatti da aprile dello scorso anno è attivo al Centro di Assistenza Primaria aronese un servizio che assicura ai pazienti dell’area territoriale di Arona di effettuare trasfusioni senza recarsi a Borgomanero. Il CAP garantisce il prelievo ematico entro le 9.15 del mattino e invia i campioni al Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Asl No di Borgomanero. In questo modo è stato possibile prendere in carico presso la sede di Borgomanero alcuni pazienti ematologici residenti nell’area nord del territorio Asl, con necessità di trasfusione piastrinica, precedentemente seguiti presso dalla Struttura di Ematologia dell’Aou Maggiore della Carità di Novara, “riducendo il disagio legato ai lunghi tempi di trasferimento e attesa”. E’ stato possibile dedicare una postazione, sempre presso il SIMT, “ai pazienti affetti da Talassemia Major che necessitano di periodiche trasfusioni e di un’assistenza specialistica integrata con il centro di riferimento di Torino”. Dai primi mesi del 2015 al CAP sono state erogate prestazioni trasfusionali anche per i pazienti che eseguono i prelievi di controllo a domicilio e che successivamente effettuano la trasfusione al Centro, “riducendo le difficoltà agli stessi - prosegue la nota - che prima dovevano recarsi a Borgomanero”. «Ad oggi, sia i rapporti professionali tra le equipe multi professionali, che la soddisfazione dei pazienti seguiti - afferma Giovanni Camisasca, Direttore SIMT –, ci porta ad affermare che questa attività specialistica presso il CAP di Arona è stata una scelta innovativa e vincente per la gestione complessiva dell’offerta sanitaria dedicata ai pazienti cronici con la possibilità di valutare un eventuale incremento degli attuali posti a disposizione presso il CAP stesso». 

r.c.n.

ARONA - Trasfusioni di sangue in città, senza doversi recare all’ospedale di Borgomanero. Da qualche tempo è possibile farlo al CAP di Arona. La doppia sede di erogazione delle trasfusioni, - evidenzia in una nota Asl No - “ha potuto dare risposte sempre più adeguate alla maggior domanda di prestazioni”.

Infatti da aprile dello scorso anno è attivo al Centro di Assistenza Primaria aronese un servizio che assicura ai pazienti dell’area territoriale di Arona di effettuare trasfusioni senza recarsi a Borgomanero. Il CAP garantisce il prelievo ematico entro le 9.15 del mattino e invia i campioni al Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Asl No di Borgomanero. In questo modo è stato possibile prendere in carico presso la sede di Borgomanero alcuni pazienti ematologici residenti nell’area nord del territorio Asl, con necessità di trasfusione piastrinica, precedentemente seguiti presso dalla Struttura di Ematologia dell’Aou Maggiore della Carità di Novara, “riducendo il disagio legato ai lunghi tempi di trasferimento e attesa”. E’ stato possibile dedicare una postazione, sempre presso il SIMT, “ai pazienti affetti da Talassemia Major che necessitano di periodiche trasfusioni e di un’assistenza specialistica integrata con il centro di riferimento di Torino”. Dai primi mesi del 2015 al CAP sono state erogate prestazioni trasfusionali anche per i pazienti che eseguono i prelievi di controllo a domicilio e che successivamente effettuano la trasfusione al Centro, “riducendo le difficoltà agli stessi - prosegue la nota - che prima dovevano recarsi a Borgomanero”. «Ad oggi, sia i rapporti professionali tra le equipe multi professionali, che la soddisfazione dei pazienti seguiti - afferma Giovanni Camisasca, Direttore SIMT –, ci porta ad affermare che questa attività specialistica presso il CAP di Arona è stata una scelta innovativa e vincente per la gestione complessiva dell’offerta sanitaria dedicata ai pazienti cronici con la possibilità di valutare un eventuale incremento degli attuali posti a disposizione presso il CAP stesso». 

r.c.n.

 

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