Cronaca

Arrestati 2 cileni dai carabinieri dopo una raffica di furti nell'Ossola

I due erano già noti alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio.

Arrestati 2 cileni dai carabinieri dopo una raffica di furti nell'Ossola
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I carabinieri di Domodossola hanno arrestato 2 cileni senza fissa dimora dopo una raffica di furti in Ossola.

Dopo la raffica di furti in Ossola i carabinieri hanno arrestato 2 cileni senza fissa dimora

L'operazione è stata condotta dalle pattuglie dei carabinieri di Domodossola dopo la segnalazione del furto di una borsa in un bar a Crodo ai danni di una signora svizzera. Nella tarda mattinata di giovedì alle pattuglie era arrivata una nota di segnalazione con le indicazioni di una vettura, una MG di colore bianco. L'auto è stata individuata verso le 13 da un equipaggio del nucleo radiomobile di Domodossola, ed è stata fermata.

Le perquisizioni e i ritrovamenti sull'auto della merce rubata

Una volta fermata la vettura i militari hanno identificato i due cittadini cileni, di 40 e 44 anni, senza fissa dimora e con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

L’atteggiamento dei due - fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Verbania - è sembrato da subito sospetto, inoltre sul sedile dell’auto era visibile un mazzo di chiavi con un portachiavi che riportava il nome di un noto albergo di Crodo. Questo particolare ha ulteriormente insospettito i carabinieri che hanno perquisito i due e l’auto. All’interno di un giaccone in pelle c’era un portafogli con documenti del titolare stesso dell’albergo e alcune centinaia di euro in contanti. Stante la situazione i due venivano condotti in caserma per approfondire gli accertamenti. Da una più accurata perquisizione veniva rinvenuta la borsa sottratta alla signora svizzera nel bar di Domodossola, nonché alcuni capi di abbigliamento risultati, poi, provento di due distinti furti ai danni di due negozi di abbigliamento in Domodossola avvenuti sempre in mattinata. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti ulteriori 600 euro dei quali di due non hanno saputo indicare la provenienza e pertanto sono stati posti sotto sequestro, unitamente ad un coltello ed un cacciavite, probabilmente utilizzato quale arnese da scasso, mentre tutta la refurtiva, previo riconoscimento, è stata restituita ai legittimi proprietari. I due, dichiarati in arresto per furto aggravato, sono stati associati presso il carcere di Domodossola in attesa dell’udienza di convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria fissata per la giornata di oggi.

 

 

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