Assoluzione per due dirigenti per il dissesto della Bemberg

Assoluzione per due dirigenti per il dissesto della Bemberg
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NOVARA – Assoluzione perché il fatto non sussiste, quindi con formula piena, martedì mattina 14 aprile, in Tribunale a Novara, per Maurizio Cimatti e Gualtiero Marcobi, a processo per il fallimento della Bemberg di Gozzano, storica azienda tessile cusiana. Per il Tribunale collegiale, presidente Fabrizia Pironti di Campagna, i due non hanno compiuto alcuna operazione non legittima al di fuori del piano industriale.

Lo stesso pm Marco Grandolfo aveva chiesto per entrambi l’assoluzione, non ravvedendo colpe a loro attribuibili per il fallimento dell’azienda. Cimatti è stato azionista ed ex amministratore, ma anche presidente del Cda per alcuni mesi nel 2004, Marcobi, invece, era stato, tra le altre cose, nel Cda ai tempi della presidenza del primo. 

I due, assistiti dall’avvocato Nardo del Foro di Milano (che ha chiesto per entrambi l’assoluzione), stando alle contestazioni iniziali, avrebbero dato il via ad alcune operazioni senza una reale motivazione industriale, portando, sempre in riferimento all’accusa iniziale, al dissesto dell’azienda. Fatti sempre rigettati dagli imputati, come riconosciuto ora dall’assoluzione piena.

In aula Cimatti ha raccontato della sua esperienza alla Bemberg, dell’impegno profuso nel contrastare la crisi. Obiettivo, mantenere una realtà significativa per tutto il Cusio, “un vero e proprio punto di riferimento per il territorio”.

Le motivazioni saranno depositate a 90 giorni.

mo.c.


NOVARA – Assoluzione perché il fatto non sussiste, quindi con formula piena, martedì mattina 14 aprile, in Tribunale a Novara, per Maurizio Cimatti e Gualtiero Marcobi, a processo per il fallimento della Bemberg di Gozzano, storica azienda tessile cusiana. Per il Tribunale collegiale, presidente Fabrizia Pironti di Campagna, i due non hanno compiuto alcuna operazione non legittima al di fuori del piano industriale.

Lo stesso pm Marco Grandolfo aveva chiesto per entrambi l’assoluzione, non ravvedendo colpe a loro attribuibili per il fallimento dell’azienda. Cimatti è stato azionista ed ex amministratore, ma anche presidente del Cda per alcuni mesi nel 2004, Marcobi, invece, era stato, tra le altre cose, nel Cda ai tempi della presidenza del primo. 

I due, assistiti dall’avvocato Nardo del Foro di Milano (che ha chiesto per entrambi l’assoluzione), stando alle contestazioni iniziali, avrebbero dato il via ad alcune operazioni senza una reale motivazione industriale, portando, sempre in riferimento all’accusa iniziale, al dissesto dell’azienda. Fatti sempre rigettati dagli imputati, come riconosciuto ora dall’assoluzione piena.

In aula Cimatti ha raccontato della sua esperienza alla Bemberg, dell’impegno profuso nel contrastare la crisi. Obiettivo, mantenere una realtà significativa per tutto il Cusio, “un vero e proprio punto di riferimento per il territorio”.

Le motivazioni saranno depositate a 90 giorni.

mo.c.


 

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