Aveva aperto il ristorante "Da Vittorio" in onore del fratello a Invorio: addio a Danilo Pastore
Gli avventori arrivavano anche da Milano e dalla Svizzera.
Addio a Danilo Pastore, morto a 61 anni: aveva aperto in memoria del fratello il ristorante "Da Vittorio" a Talonno di Invorio.
Cordoglio per Danilo Pastore, storico ristoratore invoriese
Il ristorante Da Vittorio a Talonno oggi non esiste più con quel nome, ma ha ospitato molti clienti per decenni. Ne era titolare Danilo Pastore, mancato mercoledì 7 aprile lasciando nello sconforto la moglie Paola e i figli Federico ed Eleonora con la nipote Giorgia. L’uomo era nato il 6 maggio 1959 a Novara e lavorò nel settore ristorazione a Sarnico sul lago d'Iseo, nelle Marche a Porto San Giorgio, Villasimius in Sardegna. Lavorò come cuoco all'hotel ristorante Macallè di Momo, dove si affermò in modo definitivo. La sua vita fu segnata dalla scomparsa del fratello Vittorio, avvenuta nel 1981 in un incidente stradale: «In suo onore papà decise di intitolare il ristorante a Talonno - racconta Federico - fu un colpo durissimo per tutta la famiglia. I miei nonni ebbero una cicatrice durata tutta la vita, Vittorio aveva solo 36 anni. Papà era molto bravo a cucinare il pesce. Era splendido, dolce e pacato, non abbiamo mai litigato in modo serio, si trovava sempre il modo di chiarire. Anche quando gli dissi che avrei avuto piacere a continuare il suo lavoro in quel luogo, nel 2015, mi aiutò in tutti i modi».
Ha un caro ricordo di Danilo l'ex sindaco Dario Piola: «Negli anni ottanta il suo ristorante acquistò lustro e nomea - dice - gli avventori arrivavano da Milano e Svizzera, io organizzavo spesso cene e molti mi chiedevano di andare da lui a mangiare. Lasciata la cucina, ci raggiungeva, sapeva gioire in compagnia con una simpatia e bravura che andavano oltre i fornelli. Offrì disponibilità per la gestione del nostro asilo Curioni e diventò anche membro del consiglio nella società calcistica di Briga Novarese». «Andrai a mangiare da lui diverse volte - rammenta Roberto Del Conte, altro ex sindaco - celebrai il matrimonio del figlio Federico, per Danilo fu una giornata piena di felicità». Con lui aveva un forte rapporto di amicizia anche Luigi Bessone, comandante della caserma dei carabinieri di Gattico: «Lo conosco da quando arrivai in questa zona, 22 anni fa. insieme abbiamo condiviso passione per il Torino calcio - racconta Bessone, che al funerale dell’ amico ha voluto omaggiarlo posando una maglia del Torino calcio sul feretro - Danilo sapeva che noi granata ci portiamo dietro una leggenda di cui siamo sempre debitori, siamo andati tante volte allo stadio. Lui ultimamente non mi riconosceva più e mi sono chiesto dove fossero finite le emozioni provate insieme. Poi ho capito che, in quanto eterne, rappresentano il vero motore delle nostre vite, che rimarranno per sempre quando lasciamo questa terra».