Banda aronese, dal sogno alla realtà
ARONA - Il sogno di far rivivere la banda musicale ad Arona presto potrebbe diventare realtà. A distanza di anni infatti diventa sempre più concreta la possibilità di una sua ricostituzione. Grazie a Massimo Mantovani, aronese di 45 anni, musicista ed ex membro della banda di allora, che si è messo in gioco trovando nell’Amministrazione comunale un interlocutore attento. Dal lancio della proposta in rete su Facebook all’incontro con il sindaco il passo è stato breve e ora Mantovani sta pianificando nel dettaglio la rifondazione del corpo musicale cittadino per riportarla agli antichi splendori. Tra due settimane ci potrebbe già essere un primo incontro con musicisti interessati a farne parte, un’occasione per cominciare a costituire anche un Consiglio direttivo con incarichi individuali. Entusiasta il sindaco Alberto Gusmeroli che ha concesso la sala “Tommaso Moro” adibita a scuola allievi e alle prove. «Era nel nostro programma elettorale la volontà di riportare ad Arona la banda, che rappresenta un simbolo di appartenenza e di orgoglio, un po’ come la bandiera di una città. Abbiamo trovato la persona giusta». Mantovani si è diplomato in clarinetto al conservatorio di Novara e suona il sassofono; la musica è il suo pane e il suo mestiere. Fa parte della sua vita da quando ha iniziato a suonare a sei anni. Forte del bagaglio di esperienza coltivata negli anni, anche in giro per il mondo sulle navi da crociera o suonando con nomi importanti della musica fino al recente lavoro con una grande orchestra da ballo, mette a disposizione la sua professionalità ed energia. «E’ da un anno che ci pensavo – racconta Mantovani – sono diversi gli aronesi che suonano in altre bande della zona e spesso in città vengono invitate bande di altri comuni, come ad esempio nel corso del recente Teatro sull’Acqua, perché Arona ne è priva ormai da troppo tempo. E’ un peccato per una città che ha alle spalle una bella tradizione. In passato si era già provato a ricostituirla ma poi l’operazione purtroppo non riuscì. Ora sarebbe bello riaverla. Ho così lanciato l’idea su Facebook e da lì ho visto tanto interessamento, primo fra tutti quello del sindaco, che ho incontrato con l’assessore Autunno». Mantovani ha le idee chiare su formazione e repertorio: «L’obiettivo è di proporre brani freschi, con un’impronta giovanile e che coinvolga anche i ragazzi. Sto cercando di avvicinare più gente possibile contattando anche gli ex componenti della banda aronese e chiunque fosse interessato al progetto. Vorrei anche parlare con gli insegnanti della scuola media Giovanni XXIII perché stimolino i loro studenti a partecipare. Vorrei creare qualcosa di giovane, fresco e smart». L’idea sta riscuotendo un ampio riscontro e i cittadini sembrano essere felici di quella che potrebbe essere una bella novità per la città, che consentirebbe di evitare gli inviti, per le cerimonie ufficiali e pubbliche, delle bande dei comuni limitrofi. «E pensare che la banda di Arona era stata negli anni Ottanta un fiore all’occhiello; ai tempi d’oro ha toccato anche i cinquanta elementi, tanto da suonare anche nel 1984 in occasione dell’arrivo del Papa nella città del Sancarlone - dice Mantovani - L’obiettivo è quello di presentarsi ufficialmente alla città in occasione della festa della Repubblica, ma già a gennaio mi piacerebbe organizzare un concerto “promo” di presentazione alla cittadinanza». E alla popolazione di Arona lancia l’appello: «Se ci sono persone che hanno a disposizione strumenti che non utilizzano più, ce li donino o prestino per il progetto».
Maria Nausica Bucci
ARONA - Il sogno di far rivivere la banda musicale ad Arona presto potrebbe diventare realtà. A distanza di anni infatti diventa sempre più concreta la possibilità di una sua ricostituzione. Grazie a Massimo Mantovani, aronese di 45 anni, musicista ed ex membro della banda di allora, che si è messo in gioco trovando nell’Amministrazione comunale un interlocutore attento. Dal lancio della proposta in rete su Facebook all’incontro con il sindaco il passo è stato breve e ora Mantovani sta pianificando nel dettaglio la rifondazione del corpo musicale cittadino per riportarla agli antichi splendori. Tra due settimane ci potrebbe già essere un primo incontro con musicisti interessati a farne parte, un’occasione per cominciare a costituire anche un Consiglio direttivo con incarichi individuali. Entusiasta il sindaco Alberto Gusmeroli che ha concesso la sala “Tommaso Moro” adibita a scuola allievi e alle prove. «Era nel nostro programma elettorale la volontà di riportare ad Arona la banda, che rappresenta un simbolo di appartenenza e di orgoglio, un po’ come la bandiera di una città. Abbiamo trovato la persona giusta». Mantovani si è diplomato in clarinetto al conservatorio di Novara e suona il sassofono; la musica è il suo pane e il suo mestiere. Fa parte della sua vita da quando ha iniziato a suonare a sei anni. Forte del bagaglio di esperienza coltivata negli anni, anche in giro per il mondo sulle navi da crociera o suonando con nomi importanti della musica fino al recente lavoro con una grande orchestra da ballo, mette a disposizione la sua professionalità ed energia. «E’ da un anno che ci pensavo – racconta Mantovani – sono diversi gli aronesi che suonano in altre bande della zona e spesso in città vengono invitate bande di altri comuni, come ad esempio nel corso del recente Teatro sull’Acqua, perché Arona ne è priva ormai da troppo tempo. E’ un peccato per una città che ha alle spalle una bella tradizione. In passato si era già provato a ricostituirla ma poi l’operazione purtroppo non riuscì. Ora sarebbe bello riaverla. Ho così lanciato l’idea su Facebook e da lì ho visto tanto interessamento, primo fra tutti quello del sindaco, che ho incontrato con l’assessore Autunno». Mantovani ha le idee chiare su formazione e repertorio: «L’obiettivo è di proporre brani freschi, con un’impronta giovanile e che coinvolga anche i ragazzi. Sto cercando di avvicinare più gente possibile contattando anche gli ex componenti della banda aronese e chiunque fosse interessato al progetto. Vorrei anche parlare con gli insegnanti della scuola media Giovanni XXIII perché stimolino i loro studenti a partecipare. Vorrei creare qualcosa di giovane, fresco e smart». L’idea sta riscuotendo un ampio riscontro e i cittadini sembrano essere felici di quella che potrebbe essere una bella novità per la città, che consentirebbe di evitare gli inviti, per le cerimonie ufficiali e pubbliche, delle bande dei comuni limitrofi. «E pensare che la banda di Arona era stata negli anni Ottanta un fiore all’occhiello; ai tempi d’oro ha toccato anche i cinquanta elementi, tanto da suonare anche nel 1984 in occasione dell’arrivo del Papa nella città del Sancarlone - dice Mantovani - L’obiettivo è quello di presentarsi ufficialmente alla città in occasione della festa della Repubblica, ma già a gennaio mi piacerebbe organizzare un concerto “promo” di presentazione alla cittadinanza». E alla popolazione di Arona lancia l’appello: «Se ci sono persone che hanno a disposizione strumenti che non utilizzano più, ce li donino o prestino per il progetto».
Maria Nausica Bucci