Banda depredava veicoli di pregio nelle aree di servizio: tre in manette
NOVARA, Le autostrade italiane sembrano esser diventate terreno di caccia di novelli Arsenio Lupin”, provenienti da mezza Europa.
Infatti dopo gli arresti dei borseggiatori kossovari, che distraevano gli automobilisti, chiedendo informazioni, dopa la cattura degli algerini che rubavano ai turisti, forando le gomme delle auto in sosta, è stata ora la volta deigeorgiani e greci, distintisi, spiega una nota della polizia, per essere in grado diraggirare, con abilità da prestigiatori, i turisti in transito sulle autostrade del NordOvest, anche nei tratti di Novara e Novarese.
Da più mesi infatti, Reparti dipendenti dei Compartimenti Polizia Stradale Piemonte/Valle d’Aosta e Lombardia erano sulle tracce di questi soggetti, che percorrevano centinaia dichilometri di autostrada al giorno, riuscendo a commettere numerosi furti con una tecnicaincredibilmente efficace, sia per i bottini che per la facilità di passare inosservati, puroperando in un contesto affollato come quello delle aree di servizio. Anzi, proprio le oredi punta di affluenza di automobilisti erano le predilette, prendendo di mira autovetture dialta gamma, spesso straniere, anche se sorvegliate da uno degli occupanti, che, con abilisotterfugi, veniva distratto, permettendo ai complici di intrufolarsi nell'auto e sottrarreborse e valigie.
Se invece l'auto veniva lasciata in sosta, bastava sollevare con “non chalance” una dellemaniglie, affinché il telecomando non chiudesse le sicure: in effetti molti automobilisti,dopo aver creduto di chiudere il veicolo, si dirigevano verso il locale commerciale senza immaginare ciò che stava per accadergli. Di fronte a tanto ingegno e alla sistematicità deicolpi messi a segno, la Polizia Stradale ha messo in campo le proprie migliori doti, ossial'azione di squadra, attivando uno specifico “pool investigativo” tra i vari Ufficidislocati lungo la rete autostradale del nord-ovest, condividendo dati, informazioni e spunti investigativi. Sono state quindi acquisite capillarmente le immagini di tutti iluoghi in cui i malfattori hanno agito, al fine di individuare i veicoli in uso che sono stati sempre noleggiati per brevi periodi.
Nel corso delle indagini avviate, si è venuti a conoscenza di eventuali nominativi, presunti autori dei furti, fino a quando qualche giorno fa, il 21 agosto, verso le 12,30, la banda entrava in azione ai danni di un veicolo di nazionalità inglese, parcheggiato regolarmente nell'area di servizio di Novara Nord sull'autostrada A4 tronco Torino-Milano, e appena avuta la notizia, gli operatori della Sottosezione Polizia Stradale di Novara Est iniziava le ricerche del veicolo con il quale i ladri erano giunti e poi andati via dall’area di servizio, dando notizia di quanto accaduto ai Reparti impegnati nelle indagini.
Unitamente ai dipendenti del Compartimento Polizia Stradale di Milano, lavorando per molte ore, il veicolo Opel Insignia segnalato, veniva rintracciato con gli occupanti, i quali alloggiavano tranquillamente in un alberghetto vicino alla stazione Centrale. Dalle prime ore del mattino del giorno seguente, partiva il pedinamento, con in campo gli uomini della Polizia Stradale di Novara, Milano e Alessandria. Gli occupanti dell'Opel Insignia station wagon di colore nero, identificati in tre uomini, difatti dopo aver lasciato l’albergo, si immettevano sulla tangenziale Est ed Ovest di Milano e subito dopo si dirigevano verso Genova attraverso l’autostrada A7, sicuramente alla ricerca di "probabili clienti" ignari nelle aree di servizio. E così lungo il percorso, dopo essersi fermati in tutte le aree di servizio, sostando per circa 10/15 minuti, l’Opel giungeva presso l’area di servizio"Marengo nord" di Novi Ligure, sulla bretella A7/26, dove, dopo aver individuato il veicolo da depredare, i tre soggetti entravano in azione.
Anche in questo caso hanno messo in atto ii trucco della maniglia: mentre una coppia di signori milanesi parcheggiava la propria prestigiosa Mercedes davanti al bar, uno dei malviventi riusciva lestamente a sollevare la maniglia della portiera posteriore quel tantoper inibire la chiusura automatica centralizzata delle porte, mentre i due ignari milanesiandavano a ristorarsi tranquilli. A questo punto, mentre i due complici facevano da palo, ilterzo dopo aver parcheggiato l'Opel di fianco alla Mercedes si acquattava entrandoall’interno di quest’ultimo veicolo.
Tutte le fasi si verificavano sotto gli occhi dei poliziotti in borghese, che in sicurezza intervenivano subito in flagranza da più parti, riuscendo a interrompere l’azione e fermarei tre soggetti, identificati subito dopo per Z.T., georgiano del 1981, residente a Bari, A.S., greco classe 1988, senza residenza in Italia e I.T., georgiano del 1985, senza residenza in Italia. I tre venivano sottoposti a Fermo di polizia giudiziaria, misuraanaloga all'arresto, e posti a disposizione del Pubblico ministero di turno presso laProcura del Tribunale Ordinario di Alessandria, contestando loro i fatti. II GIP ha quindiconvalidato il fermo, disponendo la custodia cautelare in carcere per tutti e tre. Leindagini proseguono, al fine di consolidare il quadro probatorio nei confronti dei tre soggetti, per i fatti precedenti, che si sono verificati presso le aree di servizio diTurchino, Stura, Sesia e Risaie sull'autostrada A26, Dorno e Castelnuovo Scriviasull'autostrada A7, Novara e Villarboit sull'autostrada A4.
Mo.c.
NOVARA, Le autostrade italiane sembrano esser diventate terreno di caccia di novelli Arsenio Lupin”, provenienti da mezza Europa.
Infatti dopo gli arresti dei borseggiatori kossovari, che distraevano gli automobilisti, chiedendo informazioni, dopa la cattura degli algerini che rubavano ai turisti, forando le gomme delle auto in sosta, è stata ora la volta deigeorgiani e greci, distintisi, spiega una nota della polizia, per essere in grado diraggirare, con abilità da prestigiatori, i turisti in transito sulle autostrade del NordOvest, anche nei tratti di Novara e Novarese.
Da più mesi infatti, Reparti dipendenti dei Compartimenti Polizia Stradale Piemonte/Valle d’Aosta e Lombardia erano sulle tracce di questi soggetti, che percorrevano centinaia dichilometri di autostrada al giorno, riuscendo a commettere numerosi furti con una tecnicaincredibilmente efficace, sia per i bottini che per la facilità di passare inosservati, puroperando in un contesto affollato come quello delle aree di servizio. Anzi, proprio le oredi punta di affluenza di automobilisti erano le predilette, prendendo di mira autovetture dialta gamma, spesso straniere, anche se sorvegliate da uno degli occupanti, che, con abilisotterfugi, veniva distratto, permettendo ai complici di intrufolarsi nell'auto e sottrarreborse e valigie.
Se invece l'auto veniva lasciata in sosta, bastava sollevare con “non chalance” una dellemaniglie, affinché il telecomando non chiudesse le sicure: in effetti molti automobilisti,dopo aver creduto di chiudere il veicolo, si dirigevano verso il locale commerciale senza immaginare ciò che stava per accadergli. Di fronte a tanto ingegno e alla sistematicità deicolpi messi a segno, la Polizia Stradale ha messo in campo le proprie migliori doti, ossial'azione di squadra, attivando uno specifico “pool investigativo” tra i vari Ufficidislocati lungo la rete autostradale del nord-ovest, condividendo dati, informazioni e spunti investigativi. Sono state quindi acquisite capillarmente le immagini di tutti iluoghi in cui i malfattori hanno agito, al fine di individuare i veicoli in uso che sono stati sempre noleggiati per brevi periodi.
Nel corso delle indagini avviate, si è venuti a conoscenza di eventuali nominativi, presunti autori dei furti, fino a quando qualche giorno fa, il 21 agosto, verso le 12,30, la banda entrava in azione ai danni di un veicolo di nazionalità inglese, parcheggiato regolarmente nell'area di servizio di Novara Nord sull'autostrada A4 tronco Torino-Milano, e appena avuta la notizia, gli operatori della Sottosezione Polizia Stradale di Novara Est iniziava le ricerche del veicolo con il quale i ladri erano giunti e poi andati via dall’area di servizio, dando notizia di quanto accaduto ai Reparti impegnati nelle indagini.
Unitamente ai dipendenti del Compartimento Polizia Stradale di Milano, lavorando per molte ore, il veicolo Opel Insignia segnalato, veniva rintracciato con gli occupanti, i quali alloggiavano tranquillamente in un alberghetto vicino alla stazione Centrale. Dalle prime ore del mattino del giorno seguente, partiva il pedinamento, con in campo gli uomini della Polizia Stradale di Novara, Milano e Alessandria. Gli occupanti dell'Opel Insignia station wagon di colore nero, identificati in tre uomini, difatti dopo aver lasciato l’albergo, si immettevano sulla tangenziale Est ed Ovest di Milano e subito dopo si dirigevano verso Genova attraverso l’autostrada A7, sicuramente alla ricerca di "probabili clienti" ignari nelle aree di servizio. E così lungo il percorso, dopo essersi fermati in tutte le aree di servizio, sostando per circa 10/15 minuti, l’Opel giungeva presso l’area di servizio"Marengo nord" di Novi Ligure, sulla bretella A7/26, dove, dopo aver individuato il veicolo da depredare, i tre soggetti entravano in azione.
Anche in questo caso hanno messo in atto ii trucco della maniglia: mentre una coppia di signori milanesi parcheggiava la propria prestigiosa Mercedes davanti al bar, uno dei malviventi riusciva lestamente a sollevare la maniglia della portiera posteriore quel tantoper inibire la chiusura automatica centralizzata delle porte, mentre i due ignari milanesiandavano a ristorarsi tranquilli. A questo punto, mentre i due complici facevano da palo, ilterzo dopo aver parcheggiato l'Opel di fianco alla Mercedes si acquattava entrandoall’interno di quest’ultimo veicolo.
Tutte le fasi si verificavano sotto gli occhi dei poliziotti in borghese, che in sicurezza intervenivano subito in flagranza da più parti, riuscendo a interrompere l’azione e fermarei tre soggetti, identificati subito dopo per Z.T., georgiano del 1981, residente a Bari, A.S., greco classe 1988, senza residenza in Italia e I.T., georgiano del 1985, senza residenza in Italia. I tre venivano sottoposti a Fermo di polizia giudiziaria, misuraanaloga all'arresto, e posti a disposizione del Pubblico ministero di turno presso laProcura del Tribunale Ordinario di Alessandria, contestando loro i fatti. II GIP ha quindiconvalidato il fermo, disponendo la custodia cautelare in carcere per tutti e tre. Leindagini proseguono, al fine di consolidare il quadro probatorio nei confronti dei tre soggetti, per i fatti precedenti, che si sono verificati presso le aree di servizio diTurchino, Stura, Sesia e Risaie sull'autostrada A26, Dorno e Castelnuovo Scriviasull'autostrada A7, Novara e Villarboit sull'autostrada A4.
Mo.c.