Dal 15

Bando per la valorizzazione del distretto Unesco piemontese

"Destinato al rilancio di quei settori, quali il turismo e la cultura, con il suo patrimonio storico-architettonico, che possono concorrere al posizionamento competitivo della nostra regione".

Bando per la valorizzazione del distretto Unesco piemontese
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E’ prevista dal prossimo 15 maggio l’uscita del nuovo Bando POR FESR 2014-2020 per la valorizzazione del distretto UNESCO regionale (patrimonio materiale e immateriale, riserve della biosfera, geoparchi e città creative), che dispone di un Fondo europeo di sviluppo regionale pari all’ammontare di 5.071.124,57 euro a valere sul bilancio finanziario gestionale 2020-2022.

Il bando10

“Sono particolarmente lieta - dichiara Vittoria Poggio, assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte -, ancor più in un momento così drammaticamente difficile per la nostra economia, di poter annunciare l’imminente uscita di questo Bando destinato al rilancio di quei settori, quali il turismo e la cultura, con il suo patrimonio storico-architettonico, che possono concorrere al posizionamento competitivo della nostra regione e nel contempo rappresentare un efficace volano di sviluppo economico e occupazionale in relazione alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione delle risorse culturali e ambientali, nonché ai molti e variegati interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del nostro prezioso patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione e di rilevanza strategica allo scopo di consolidare e promuovere ulteriori processi di sviluppo”.

Il presente Bando dispone dunque le modalità di ammissione a finanziamento di interventi di valorizzazione dei beni culturali presenti nei Comuni del territorio regionale che rientrano in un riconoscimento UNESCO (siti iscritti nella prestigiosa lista del patrimonio mondiale dell’umanità, elementi iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale, riserve della biosfera, geoparchi e città creative) con il fondamentale obiettivo di attrarre flussi turistici, consolidati e nuovi, e supportare in tal modo il rilancio della competitività in tutto il territorio regionale, mentre gli Enti locali / pubblici sono i potenziali e diretti beneficiari o soggetti proponenti degli interventi finanziabili dal fondo suindicato. In particolare, questi ultimi, sin dal momento della presentazione della domanda di contributo, devono disporre per un periodo di almeno dieci anni della proprietà o della disponibilità dei beni culturali oggetto degli interventi di valorizzazione proposti per l’ammissione a finanziamento, da comprovarsi tramite atto di proprietà o conferimento del bene o analoga documentazione probatoria, la cui adeguatezza sarà valutata dalla struttura Responsabile della gestione del presente bando.

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