Bilancio 2015 per la Polfer regionale

Bilancio 2015 per la Polfer regionale
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NOVARA – Il 2015 appena concluso ha visto il personale della Polizia Ferroviaria impegnato in sistematici servizi di vigilanza e controllo sia a bordo treno sia nelle principali stazioni di Piemonte e Valle d’Aosta, compresa la stazione ferroviaria di Novara, dove, proprio negli scorsi giorni, è stato rintracciato a arrestato un giovane latitante.

Numerosi sono stati i servizi di carattere straordinario, specie nei quadranti e nelle località a rischio.

La Specialità ha proceduto complessivamente, durante l’intero anno, al controllo e identificazione di 93.000 persone, di cui 30.000 straniere, con un incremento del 15% rispetto all’anno 2014, in particolare nel Torinese; ha tratto in arresto 56 persone e indagato a piede libero 978 persone.

Nell’ambito delle attività d’istituto, ha proceduto all’accompagnamento di 600 fermati presso le Questure, registrando un incremento, rispetto all’anno precedente, del 30% e sequestrato 51 armi, di cui 42 da taglio.

Si è registrata una flessione dei reati consumati in ambito ferroviario, complessivamente n. 1.112, 30% in meno rispetto al 2014.

I risultati conseguiti nell’anno 2015 sono stati raggiunti grazie all’impiego del personale del Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, nel territorio di propria competenza, in oltre 14.000 servizi di vigilanza nelle stazioni F.S. con pattuglie a piedi o a bordo del mezzo elettrico Polfer, 1.200 servizi antiborseggio in abiti civili sia negli scali ferroviari sia a bordo treno, nonché servizi preventivi di bonifica anche con l’impiego del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e di Unità Cinofile della Questura di Torino negli scali torinesi, nei giorni interessati al maggior flusso di viaggiatori. 1.737 servizi di pattugliamento sono stati assicurati lungo le linee ferroviarie per prevenire e reprimere furti di rame e danni alle infrastrutture ferroviarie, comprese le tratte internazionali verso la Francia e la Svizzera.

Particolare attenzione è stata rivolta alla sicurezza del personale FS e dei viaggiatori a bordo treno, assicurando, la  scorta con operatori esperti su 12.000 convogli ferroviari.

Con finalità preventive sono state elevate 460 contravvenzioni per violazione del Regolamento di Polizia Ferroviaria, relative all’indebito attraversamento dei binari, pratica diffusa in alcuni scali minori, specie da parte di giovani inconsapevoli, spesso resi ancora più vulnerabili dall’uso di cuffiette audio, nonché all’occupazione abusiva di carrozze in disuso nel Torinese e nell’Alessandrino, comportamenti tutti repressi per l’elevato rischio di incolumità personale che generano.

In ambito ferroviario sono state rintracciate 50 persone, di cui 42 minori che si erano allontanate dalle proprie abitazioni.

È questa una delle tante attività in cui è impegnata la Polizia Ferroviaria che, nel rintraccio delle persone scomparse, esprime al meglio il concetto di prossimità, di vicinanza e contatto con persone vulnerabili, minori, anziani, persone malate.

mo.c.


NOVARA – Il 2015 appena concluso ha visto il personale della Polizia Ferroviaria impegnato in sistematici servizi di vigilanza e controllo sia a bordo treno sia nelle principali stazioni di Piemonte e Valle d’Aosta, compresa la stazione ferroviaria di Novara, dove, proprio negli scorsi giorni, è stato rintracciato a arrestato un giovane latitante.

Numerosi sono stati i servizi di carattere straordinario, specie nei quadranti e nelle località a rischio.

La Specialità ha proceduto complessivamente, durante l’intero anno, al controllo e identificazione di 93.000 persone, di cui 30.000 straniere, con un incremento del 15% rispetto all’anno 2014, in particolare nel Torinese; ha tratto in arresto 56 persone e indagato a piede libero 978 persone.

Nell’ambito delle attività d’istituto, ha proceduto all’accompagnamento di 600 fermati presso le Questure, registrando un incremento, rispetto all’anno precedente, del 30% e sequestrato 51 armi, di cui 42 da taglio.

Si è registrata una flessione dei reati consumati in ambito ferroviario, complessivamente n. 1.112, 30% in meno rispetto al 2014.

I risultati conseguiti nell’anno 2015 sono stati raggiunti grazie all’impiego del personale del Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, nel territorio di propria competenza, in oltre 14.000 servizi di vigilanza nelle stazioni F.S. con pattuglie a piedi o a bordo del mezzo elettrico Polfer, 1.200 servizi antiborseggio in abiti civili sia negli scali ferroviari sia a bordo treno, nonché servizi preventivi di bonifica anche con l’impiego del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e di Unità Cinofile della Questura di Torino negli scali torinesi, nei giorni interessati al maggior flusso di viaggiatori. 1.737 servizi di pattugliamento sono stati assicurati lungo le linee ferroviarie per prevenire e reprimere furti di rame e danni alle infrastrutture ferroviarie, comprese le tratte internazionali verso la Francia e la Svizzera.

Particolare attenzione è stata rivolta alla sicurezza del personale FS e dei viaggiatori a bordo treno, assicurando, la  scorta con operatori esperti su 12.000 convogli ferroviari.

Con finalità preventive sono state elevate 460 contravvenzioni per violazione del Regolamento di Polizia Ferroviaria, relative all’indebito attraversamento dei binari, pratica diffusa in alcuni scali minori, specie da parte di giovani inconsapevoli, spesso resi ancora più vulnerabili dall’uso di cuffiette audio, nonché all’occupazione abusiva di carrozze in disuso nel Torinese e nell’Alessandrino, comportamenti tutti repressi per l’elevato rischio di incolumità personale che generano.

In ambito ferroviario sono state rintracciate 50 persone, di cui 42 minori che si erano allontanate dalle proprie abitazioni.

È questa una delle tante attività in cui è impegnata la Polizia Ferroviaria che, nel rintraccio delle persone scomparse, esprime al meglio il concetto di prossimità, di vicinanza e contatto con persone vulnerabili, minori, anziani, persone malate.

mo.c.

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