continuano le indagini

Bimbo morto a Novara: si cerca di capire cos'è successo

La mamma e il compagno si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Bimbo morto a Novara: si cerca di capire cos'è successo
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Bimbo morto a Novara: prosegue anche in queste ore il lavoro degli inquirenti per stabilire le modalità del decesso del piccolo Leonardo Russo, il bimbo di venti mesi arrivato privo di vita all’ospedale “Maggiore di Novara giovedì nella tarda mattinata.

Venerdì la svolta nelle indagini

Venerdì sera vi era stata la svolta nelle indagini. La madre del bimbo morto, Gaia Russo 22 anni, e Nicolas Musi, 23 anni, convivente della donna, erano stati fermati dalla squadra Mobile della questura novarese con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Il provvedimento deciso dalla procura della Repubblica era stato preso a seguito degli esiti dell’autopsia svoltasi nel pomeriggio di venerdì, al termine della quale era risultato che le lesioni riscontrate sul corpo del bambino non erano compatibili con una caduta dal lettino, come aveva dichiarato inizialmente la madre ai primi soccorritori. I particolari della vicenda sono stati forniti nel corso di una conferenza svoltasi sabato mattina in procura a Novara, tenuta dal Procuratore Marilinda Mineccia, il pubblico ministero Ciro Caramore, il questore di Novara, Rosanna Lavezzaro e il capo della squadra Mobile Valeria Dulbecco.

Una violenza "non degna di un essere umano"

Una violenza quella riscontrata sul corpo del bimbo definita «non degna di un essere umano». Il corpo era «martoriato con ecchimosi, fratture e lesioni multiple». Tra le cause di morte riscontrate uno «shock emorragico, una violenta compressione gli ha distrutto il fegato». Si tratta ora di stabilire cosa sia successo giovedì mattina nell’appartamento di corso Trieste nel quartiere di S. Agabio dove viveva la coppia. Sia Gaia Russo che Nicolas Musi si sono finora avvalsi della facoltà di non rispondere.

m.d.

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