Borgomanero entrano al pronto soccorso sfondando la porta: intervengono i carabinieri
Volevano far curare un amico senza passare dal triage
Sta destando molta preoccupazione quanto accaduto alle prime luci dell’alba di venerdì 2 giugno al Pronto soccorso del Santissima Trinità di viale Zoppis.
I fa10tti
3 persone, 2 uomini e una donna tutti di giovane età, si sono presentati nella struttura sanitaria perché uno di loro era ferito. Senza aspettare le indicazioni del personale per il triage e l’accesso alla struttura, sono entrati direttamente dopo aver sfondato il vetro della porta di ingresso. Una volta dentro hanno iniziato a minacciare pesantemente chiunque avessero a tiro, tra personale sanitario e medici del pronto soccorso.
Solo con l’intervento tempestivo dei carabinieri, con la guardia giurata fissa al pronto soccorso, la situazione è potuta tornare alla normalità. «Hanno creato molta tensione e panico tra gli altri utenti presenti in quel momento - spiega il responsabile dipartimento Stefano Cusinato - tra l’altro nel distruggere la porta di vetro si sono anche feriti, e hanno avuto bisogno di cure. Noi siamo vicinissimi ai nostri operatori: questi episodi incresciosi ledono un sistema che è un bene a disposizione di tutti. Sono particolarmente vicino anche agli altri utenti del pronto soccorso presenti in quel momento. Questo è un clima che non favorisce l’attività di nessuno».
«Gli episodi come questo - spiega Claudio Didino , direttore della Struttura Complessa di Medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza - vanno stigmatizzati con forza perché comportano 2 conseguenze. La prima è l’interruzione di pubblico servizio, con l’interruzione del flusso normale di pazienti perché c’è un violento che pretende di passare davanti a chi ha più necessità di lui, e la seconda è che provoca una preoccupazione diffusa nel personale che è in prima linea, gli infermieri che si devono occupare del Triage. Nessun infermiere fa un lavoro così complesso come loro, e se subentrano anche questi allarmi è davvero rischioso. Ringrazio le Forze dell’ordine per la tempestività del loro intervento».