Briga Novarese: sparò al vicino, udienza rinviata al gennaio 2016
NOVARA - E’ stata aggiornata al 28 gennaio 2016, questa mattina, giovedì 5 marzo, in Tribunale a Novara, l’udienza preliminare a carico di R.G., 58 anni, assistito dall’avvocato Eugenio Cerutti, e di A.G., seguita dall’avvocato Roberto Rognoni.
Il pm Nicola Serianni, per i due, ha chiesto il rinvio a giudizio per tentato omicidio. Stando all’accusa, nel marzo di quattro anni fa, a Briga Novarese, l’uomo aveva bussato all’uscio del vicino di casa, 40enne marocchino, e, stando a quanto venne ricostruito dalle Forze dell’Ordine, gli aveva sparato, ferendolo al collo, a pochissima distanza dalla giugulare. Era poi fuggito a Borgomanero. L’arresto qualche ora dopo i fatti.
Successivamente la vittima aveva raccontato come, nel momento del colpo sparato da R.G., fosse presente anche la compagna straniera, A.G., che lo avrebbe spinto a sparare. La donna nega tale situazione e spiega, anzi, come in quegli istanti si trovasse al piano superiore della casa. Una tesi, questa, avvalorata dal figlio, presente in quegli istanti.
Proprio il figlio della donna sarà ascoltato alla prossima udienza. L’avvocato Rognoni, infatti, ha chiesto per la sua assistita il rito abbreviato condizionato all’escussione di un teste oculare, presente quel giorno, il ragazzo. Il prossimo gennaio, pertanto, si discuterà l’abbreviato per A.G. e la preliminare per il 58enne. Motivo del gesto di R.G., stando a quanto emerse, il rumore che a quanto pare stavano facendo i figli del 40enne.
mo.c.
NOVARA - E’ stata aggiornata al 28 gennaio 2016, questa mattina, giovedì 5 marzo, in Tribunale a Novara, l’udienza preliminare a carico di R.G., 58 anni, assistito dall’avvocato Eugenio Cerutti, e di A.G., seguita dall’avvocato Roberto Rognoni.
Il pm Nicola Serianni, per i due, ha chiesto il rinvio a giudizio per tentato omicidio. Stando all’accusa, nel marzo di quattro anni fa, a Briga Novarese, l’uomo aveva bussato all’uscio del vicino di casa, 40enne marocchino, e, stando a quanto venne ricostruito dalle Forze dell’Ordine, gli aveva sparato, ferendolo al collo, a pochissima distanza dalla giugulare. Era poi fuggito a Borgomanero. L’arresto qualche ora dopo i fatti.
Successivamente la vittima aveva raccontato come, nel momento del colpo sparato da R.G., fosse presente anche la compagna straniera, A.G., che lo avrebbe spinto a sparare. La donna nega tale situazione e spiega, anzi, come in quegli istanti si trovasse al piano superiore della casa. Una tesi, questa, avvalorata dal figlio, presente in quegli istanti.
Proprio il figlio della donna sarà ascoltato alla prossima udienza. L’avvocato Rognoni, infatti, ha chiesto per la sua assistita il rito abbreviato condizionato all’escussione di un teste oculare, presente quel giorno, il ragazzo. Il prossimo gennaio, pertanto, si discuterà l’abbreviato per A.G. e la preliminare per il 58enne. Motivo del gesto di R.G., stando a quanto emerse, il rumore che a quanto pare stavano facendo i figli del 40enne.
mo.c.