Campo Rom di Agognate fuori controllo?

Campo Rom di Agognate fuori controllo?
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NOVARA  - Sembra fuori controllo la situazione del campo Rom di Agognate, dove non viene rispettato il regolamento comunale per mantenere il diritto di risiedere e dove sono emerse violazioni della legge di diritto all’istruzione in cui versano nove minori che, come ha dichiarato l’assessore al welfare Elia Impaloni, non hanno mai frequentano la scuola dell’obbligo. 

Il campo Rom è ritornato all’attenzione del Consiglio comunale, per una interrogazione presentata dal gruppo della  Lega Nord (Mauro Franzinelli capogruppo e primo firmatario, Alessandro Canelli, Riccardo Lanzo, Federico Perugini) dopo l’incendio che si è sviluppato lo scorso 20 aprile 2015. Incendio che sembra essere stato provocato da un corto circuito.  Nel rogo sono andati distrutti quattro elementi abitativi che hanno lasciato senza tetto altrettante famiglie alle quali come ha risposto l’assessore, «tramite i Servizi sociali comunali era stata offerta accoglienza nel dormitorio comunale ma hanno preferito trovare riparo presso altre famiglie al campo stesso o presso parenti e amici residenti in città». 

Le preoccupazioni della Lega erano già state espresse nel luglio 2014, quando scrivono gli interroganti  «è emerso in una conferenza stampa, convocata in Procura, che la base concreta e operativa dell’organizzazione criminale ritenuta a vario titolo responsabile di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe e furti in danno di persone anziane, per l’area italiana era  Novara. – In particolare ad agire erano -  alcuni Rom residenti al campo di Agognate e nella casa di abitazione posta tra corso Trieste  e via Due Ponti».

Mauro Franzinelli, argomentando l’interrogazione durante il Consiglio comunale del 6 luglio scorso, ha lamentato che «dal giorno dell’incendio l’Amministrazione  non ha più dato alcuna informazione sull’evoluzione della situazione».

L’assessore rispondendo punto per punto ai quesiti posti dal gruppo del Carroccio - ha riferito che «al campo attualmente sono presenti 14 famiglie per un totale di 61 persone, 31 femmine e trenta maschi, i minori presenti sono 29 con un’incidenza percentuale del 47,5%».

Relativamente alla richiesta di conoscere: «se l’Amministrazione sia intervenuta  verso i residenti nel campo di Agognate che sono stati accusati dei reati emersi nella conferenza stampa in Procura il 22 luglio 2014  e se nel frattempo sia stato revocato loro il permesso di alloggio al campo come stabilito dal regolamento, l’assessore ha voluto far intendere di ‘cadere dal pero’». Ha infatti risposto che «a questo servizio sociale non è pervenuta alcuna informazione ufficiale sui reati e pendenze penali degli ospiti del campo. Nel regolamento non è prevista tale opzione».

L’assessore Impaloni ha anche riferito di due sopralluoghi fatti «con l’ausilio della Polizia municipale l’8 e il 27 gennaio e successivamente altre tre volte presso il campo Rom» e di altri incontri avuti con i residenti in assessorato. Non ha riferito nulla sugli esiti e ha tutto «demandato alla Polizia municipale».

Dalle risposte è pure emerso che al campo Rom i rifiuti vengono ancora tutti gettati senza differenziazione nei cassonetti, che il Comune «paga il servizio di raccolta e smaltimento corrispondendo all’Assa, tramite l’assessorato al welfare, € 965,28 (dato del 2014) per un servizio che prevede un giro di raccolta rifiuti settimanale». Per la fornitura di acqua «le famiglie nomadi hanno sottoscritto un piano di rientro con Acqua Novara per i debiti contratti».

Il punto più dolente riguarda la situazione dei minori in età scolare d’obbligo. Alla domanda di conoscere la situazione delle frequentazioni scolastiche e se sia ancora in servizio lo scuola bus, l’assessore ha così risposto: «I minori iscritti ai plessi scolastici (Galvani – scuola elementare) e Pier Lombardo  (scuola media) per l’anno scolastico 2014-2015 sono complessivamente nove. Di questi 7 alunni non hanno mai frequentato, mentre 2 hanno frequentato un solo giorno. Il servizio di scuola bus è stato sospeso dal 1° marzo 2015, il costo mensile è di €2.197,8 per i soli mesi di apertura della scuola da metà settembre 2014 a metà giugno 2015, la spesa rendicontata  nell’anno solare 2014 è stata di €17.578». Nessun provvedimento è stato preso per indurre le famiglie inadempienti a rispettare l’obbligo della frequenza scolastica.

Mariateresa Ugazio

NOVARA  - Sembra fuori controllo la situazione del campo Rom di Agognate, dove non viene rispettato il regolamento comunale per mantenere il diritto di risiedere e dove sono emerse violazioni della legge di diritto all’istruzione in cui versano nove minori che, come ha dichiarato l’assessore al welfare Elia Impaloni, non hanno mai frequentano la scuola dell’obbligo. 

Il campo Rom è ritornato all’attenzione del Consiglio comunale, per una interrogazione presentata dal gruppo della  Lega Nord (Mauro Franzinelli capogruppo e primo firmatario, Alessandro Canelli, Riccardo Lanzo, Federico Perugini) dopo l’incendio che si è sviluppato lo scorso 20 aprile 2015. Incendio che sembra essere stato provocato da un corto circuito.  Nel rogo sono andati distrutti quattro elementi abitativi che hanno lasciato senza tetto altrettante famiglie alle quali come ha risposto l’assessore, «tramite i Servizi sociali comunali era stata offerta accoglienza nel dormitorio comunale ma hanno preferito trovare riparo presso altre famiglie al campo stesso o presso parenti e amici residenti in città». 

Le preoccupazioni della Lega erano già state espresse nel luglio 2014, quando scrivono gli interroganti  «è emerso in una conferenza stampa, convocata in Procura, che la base concreta e operativa dell’organizzazione criminale ritenuta a vario titolo responsabile di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe e furti in danno di persone anziane, per l’area italiana era  Novara. – In particolare ad agire erano -  alcuni Rom residenti al campo di Agognate e nella casa di abitazione posta tra corso Trieste  e via Due Ponti».

Mauro Franzinelli, argomentando l’interrogazione durante il Consiglio comunale del 6 luglio scorso, ha lamentato che «dal giorno dell’incendio l’Amministrazione  non ha più dato alcuna informazione sull’evoluzione della situazione».

L’assessore rispondendo punto per punto ai quesiti posti dal gruppo del Carroccio - ha riferito che «al campo attualmente sono presenti 14 famiglie per un totale di 61 persone, 31 femmine e trenta maschi, i minori presenti sono 29 con un’incidenza percentuale del 47,5%».

Relativamente alla richiesta di conoscere: «se l’Amministrazione sia intervenuta  verso i residenti nel campo di Agognate che sono stati accusati dei reati emersi nella conferenza stampa in Procura il 22 luglio 2014  e se nel frattempo sia stato revocato loro il permesso di alloggio al campo come stabilito dal regolamento, l’assessore ha voluto far intendere di ‘cadere dal pero’». Ha infatti risposto che «a questo servizio sociale non è pervenuta alcuna informazione ufficiale sui reati e pendenze penali degli ospiti del campo. Nel regolamento non è prevista tale opzione».

L’assessore Impaloni ha anche riferito di due sopralluoghi fatti «con l’ausilio della Polizia municipale l’8 e il 27 gennaio e successivamente altre tre volte presso il campo Rom» e di altri incontri avuti con i residenti in assessorato. Non ha riferito nulla sugli esiti e ha tutto «demandato alla Polizia municipale».

Dalle risposte è pure emerso che al campo Rom i rifiuti vengono ancora tutti gettati senza differenziazione nei cassonetti, che il Comune «paga il servizio di raccolta e smaltimento corrispondendo all’Assa, tramite l’assessorato al welfare, € 965,28 (dato del 2014) per un servizio che prevede un giro di raccolta rifiuti settimanale». Per la fornitura di acqua «le famiglie nomadi hanno sottoscritto un piano di rientro con Acqua Novara per i debiti contratti».

Il punto più dolente riguarda la situazione dei minori in età scolare d’obbligo. Alla domanda di conoscere la situazione delle frequentazioni scolastiche e se sia ancora in servizio lo scuola bus, l’assessore ha così risposto: «I minori iscritti ai plessi scolastici (Galvani – scuola elementare) e Pier Lombardo  (scuola media) per l’anno scolastico 2014-2015 sono complessivamente nove. Di questi 7 alunni non hanno mai frequentato, mentre 2 hanno frequentato un solo giorno. Il servizio di scuola bus è stato sospeso dal 1° marzo 2015, il costo mensile è di €2.197,8 per i soli mesi di apertura della scuola da metà settembre 2014 a metà giugno 2015, la spesa rendicontata  nell’anno solare 2014 è stata di €17.578». Nessun provvedimento è stato preso per indurre le famiglie inadempienti a rispettare l’obbligo della frequenza scolastica.

Mariateresa Ugazio

 

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