Carabinieri scoprono pompa abusiva per prelevare l'acqua dall'Agogna: serviva per una piantagione di stupefacenti
C'era anche il precedente raccolto in essicazione.
Il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Novara, nel corso di attività preventiva antidroga nel territorio e, in questo particolare periodo di siccità ambientale, nel mirato controllo dei flussi di acqua e dei canali di derivazione necessari all’irrigazione delle colture novaresi, hanno scoperto una captazione abusiva nel torrente “Agognate” della medesima frazione di Novara.
L'operazione
I militari, riscontrando la presenza di una pompa sommersa e di un celato percorso di irrigazione che si diramava nella fitta boscaglia, individuavano una vasta radura adibita a coltivazione di cannabisindica. L’immediato controllo della zona circostante, consentiva di accertare la presenza di un accampamento fornito di ogni comfort: tende, materassi e vivande, a riprova di una consolidata permanenza, nonché di attrezzi e materiale vario atto alla coltura illecita. Sul posto veniva sorpreso anche il custode della piantagione, M.I. quarantaduenne albanese, che tentava di darsi alla fuga alla vista degli operanti ma veniva immediatamente fermato e tratto in arresto.
E’ stata riscontrata la presenza di centinaia di piante di stupefacente, ben curate ed irrigate, che avevano già raggiunto una media grandezza, nonché lo stoccaggio e l’essicazione di una parte del precedente raccolto, costituito da grappoli di infiorescenza di marijuana, per un peso complessivo di oltre 20 kg.
La “tenuta agricola”, occupata clandestinamente da molto tempo, risultava cosparsa da spazzatura prodotta quotidianamente dall’insolito contadino che pertanto, oltre all’apertura delle porte del carcere, si vedrà comminare anche pesanti sanzioni amministrative per il prelievo fraudolento dell’acqua dal torrente e per l’abbandono di rifiuti.